TAGLIACOZZO – Ridurre gli attuali tempi di percorrenza a piedi da Piazza dell’Obelisco alla Chiesa della Madonna del Soccorso, da quasi un’ora a poco più di 6 minuti, attraverso un sistema di 10 percorsi pedonali e 25 ascensori, rivitalizzando il centro storico, rendendolo accessibile e rilanciandone l’abitabilità e il turismo.
E’ questo l’ambizioso progetto a cui mira l’Amministrazione comunale di Tagliacozzo, guidata dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio, sull’esempio di Spoleto, di Perugia e di altre realtà all’avanguardia. Lo studio di fattibilità è stato presentato nella giornata di sabato 12 febbraio, nella Sala consiliare del Palazzo di Città, da un pool di tecnici coordinati dall’Ing. Antonio Pendenza e dall’Arch. Domenico Colasante.
Il grandioso progetto, che il Sindaco non ha esitato a paragonare “ad un sogno realizzabile” prevede nello specifico: 25 gallerie pedonali per una lunghezza di circa 886 metri e una galleria con tappeti mobili lunga 225 metri che collegherà il parcheggio di Via Roma al Palazzo ducale; gli ascensori supereranno 374 metri di dislivello, pari ad un grattacielo di 125 piani.
L’inaccessibile borgo antico diventerà totalmente accessibile.
La scarsa vivibilità del centro storico della Città di Tagliacozzo, problema comune a molti altri borghi della nostra splendida Penisola, è dovuta soprattutto alla difficoltosa accessibilità da parte delle persone e dei mezzi e si è posta in questi ultimi tempi all’attenzione degli Amministratori locali, decisi a porvi rimedio, con gradualità, con determinazione, intraprendenza e un pizzico di fortuna.
Le strade del quartiere antico, da tutti conosciuto come Alto la Terra, sono in gran parte percorribili solo a piedi e con forti pendenze. La parte sommitale è raggiungibile con l’automobile solo dalla tortuosa strada provinciale per Cappadocia e l’accesso con i mezzi avviene solo in pochi punti marginali, privi di adeguati spazi di sosta per le autovetture. Notevoli sono le difficoltà anche per fare ogni tipo di rifornimento, compreso quello alimentare e l’accessibilità alle persone disabili e anziane è pressoché nulla.
“Una Città in salita, sarà trasformata in una città in piano, attuando questo rivoluzionario progetto di mobilità sostenibile” ha dichiarato il Sindaco Vincenzo Giovagnorio, a margine dell’evento di presentazione, “si avrà una totale accessibilità al centro storico di Tagliacozzo, con una serie di positive ricadute economiche e sociali sull’intero tessuto urbano: la diminuzione del traffico veicolare privato e dei disagi ad esso legati, il quasi totale azzeramento dell’inquinamento atmosferico e acustico, la rivalutazione del valore delle abitazioni private”.
“Ringrazio per la dedizione e per l’impegno nella redazione del preliminare l’Ing. Antonio Pendenza, già coordinatore generale del progetto di mobilità sostenibile nella città di Spoleto, l’Architetto e storico locale Domenico Colasante, il geologo Dott. Elvio Casagrande, l’Ing. Giovanni Alfredo Dalenz Cultrera per il supporto tecnico, il Geom. Walter Bianchi con il figlio Arch. Alessandro per le stime e le valutazioni economiche, nonché l’Arch. e storico spoletino Giuliano Macchia per la valida consulenza e supporto professionale.
Anche al team amministrativo politico va l’encomio e il ringraziamento per l’impegno profuso fino ad ora: l’Assessore Angelo Poggiogalle, i Consiglieri comunali Roberto Giovagnorio delegato ai Lavori Pubblici, Alessandra Ricci delegata all’Urbanistica e Augusto d’Alessandro coordinare delle iniziative per il Pnrr”.
“Se puoi sognarlo, puoi farlo. Per dirla con Walt Disney” conclude il Sindaco, ricordando che “le sfide ardue ci appassionano e ci sollecitano. E’ comunque una problematica, quella dell’accessibilità e dei parcheggi che prima o poi andava affrontata, con una visione globale e organica dell’assetto urbano del Capoluogo. Soprattutto nei mesi estivi e durante i periodi di maggiore frequentazione insorgono le problematiche legate alla mobilità e al traffico veicolare. Dobbiamo assolutamente cogliere le opportunità che i numerosi bandi offrono in questo periodo grazie al piano nazionale di ripresa e di resilienza”.