Tagliacozzo – Un parterre di eccezionale levatura, quest’anno, ha raccolto a Tagliacozzo oltre 30 tra i più quotati e famosi artisti italiani viventi che parteciperanno all’ottava edizione di Contemporanea Ventiventuno con “La comunità inoperosa”.
Il 31 luglio 2021, nelle prestigiose sale del Palazzo Ducale di Tagliacozzo (AQ), sarà inaugurata l’esposizione delle opere d’arte e delle installazioni, la cui direzione artistica è stata affidata dall’Amministrazione comunale al maestro Emanuele Moretti che ha coinvolto come curatore il filosofo Giuseppe Amogida e la consulente artistica Arianna Sera.
L’evento, sostenuto dal Comune della Città di Tagliacozzo, è stato organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e con la Fondazione per l’Arte Cinese in Italia e come ormai consuetudine, da cinque anni a questa parte, è stato inserito nella programmazione ufficiale della 37ª edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate.
Il progetto di questa mostra prende spunto da “La communauté désoeuvrée”, il celebre testo di Jean-Luc Nancy, uno dei più importanti filosofi contemporanei, pubblicato in Francia nel 1983. «La comunità – sostiene Nancy – deve essere intesa come l’essere-gli-uni-con-gli-altri, senza alcun rimando a un’idea o a una definizione preliminare di comunità da realizzare. La comunità non appartiene alla sfera dell’opera – perché ciò presupporrebbe che fosse oggettivabile e producibile in un luogo, in una persona, in un discorso o in un simbolo –, bensì è “inoperosa”, cioè al di qua di ogni progetto, programma o finalità; la comunità non è un essere comune, che potrebbe essere lo scopo e il compimento di un processo e di un progresso, ma un essere-in-comune, che semplicemente accade: un evento, un atto performativo».
Riprendendo questi concetti espressi da Nancy, Contemporanea Ventiventuno si interroga sull’origine e sul destino della comunità, senza però voler offrire alcun tipo di risposta definitiva. Il Palazzo Ducale diventa lo spazio espositivo in cui enti singolari appaiono gli-uni-con-gli-altri, esposti in un’unica scena.
Obiettivo della mostra non è, dunque, quello di essere una raccolta di opere o un indiscriminato campionamento di tendenze artistiche, bensì l’esposizione delle relazioni che si creano tra le diverse opere, le quali inevitabilmente si articolano le une sulle altre lungo linee di forza la cui rete costituisce il loro essere-in-comune.
Ma i fili che tessono insieme la tela, anche se possono sovrapporsi, non sono annodati. Sicché, il terreno di questa mostra è per sua natura instabile: l’aggregazione e la disgregazione sono in ogni momento possibili.
La comunità, perciò, non assume una figura precisa o una connotazione identitaria. Essa resiste a darsi come opera compiuta, finita.
Come scrive il curatore dell’evento, Giuseppe Armogida, nel testo critico di accompagnamento alla mostra, La comunità inoperosa «deve essere considerata come uno stato di cose temporaneo, fugace, fallibile, inesauribile, potenzialmente contraddittorio e provvisorio».
La mostra, visitabile gratuitamente dal 31 luglio al 29 agosto 2021, sarà accompagnata da un catalogo delle opere, fotografate da Giorgio Benni, corredato da un’introduzione del direttore Emanuele Moretti, da un testo critico del curatore Giuseppe Armogida e da un intervento della consulente artistica Arianna Sera.
Artisti: Marco Affaitati, Sonia Andresano, Rodolfo Angelosante, Giulia Apice, Dario Carratta, Eleonora Cerri Pecorella, Laura Cionci, Ola Eyre Czuba, Alberto Di Fabio, Valerio Di Fiore, Gaia Di Lorenzo, Marco Emmanuele, Margherita Ferro, Gianfranco Fortuna, Federika Fumarola, Iulia Ghita, Alessandro Giannì, Delfina Giannattasio, Luca Grechi, Luca Grimaldi, LU.PA, Guglielmo Maggini, Gian Maria Marcaccini, Diego Miguel Mirabella, Matteo Montani, Emanuele Moretti, Marina Paris, Gianni Politi, Marta Roberti, Delfina Scarpa, Maddalena Scuderoni, Caterina Silva, Wang Yancheng
A cura di: Giuseppe Armogida
Direzione artistica: Emanuele Moretti
Consulenza artistica: Arianna Sera