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Tari a Carsoli, la replica di Lugini: “ennesima strumentalizzazione inopportuna e non reale”

Carsoli – Nel merito dell’articolo “Unione Civica per Carsoli: “pacco di fine anno, la tariffa rifiuti aumenta del 5.78%” arriva la replica del vice sindaco Gianpaolo Lugini assessore al bilancio e ambiente:

“Si resta basiti e sconcertati nel dover ancora una volta constatare la strumentalizzazione ormai divenuta tradizione del consigliere D’Antonio, il quale esordisce con una nota che tende ad allarmare ulteriormente i cittadini e le attività produttive più di quanto non lo siano a causa dell’emergenza. Probabilmente ancora una volta si tende a voler acquisire consenso rimettendo sui quadretti i numeri divenuti proverbiali. Ma lo si fa ancora prima che l’argomento venga dibattuto nella sede opportuna quale il consiglio comunale di domani mattina.

E’ lì che il consigliere ha l’occasione di fare proposte solutive concrete rispetto a fatti rappresentati in maniera totalmente distorta.

Per chiarezza e sinteticità intendo spiegare (cosa che avremmo fatto ad adozione di atto deliberativo avvenuta come correttezza istituzionale vuole), che rispetto alla tassa rifiuti ci sono dei parametri imposti dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che sono inderogabili a livello contabile e pertanto la quadratura dei conti deve avvenire nel rispetto della legge e non per discrezionalità. Siamo ben coscienti, vivendo sul posto ed affrontando ogni giorno i problemi delle attività produttive, della situazione reale e non di quella immaginaria. Motivo per il quale, l’allarme generato dall’allerta pacco di fine anno è assolutamente privo di fondamento.

La certificazione dei costi Aciam, peraltro trasmessa soltanto in data 16.12.2020, è conforme ai dettati di ARERA ma sostanzialmente difforme dagli impegni contrattuali in essere.

L’applicazione del metodo MTR 443 che a tutti gli effetti ha valenza di legge impone una metodologia di calcolo ben precisa nell’ottica di ricostruire tramite le fonti contabili 2018 il percorso che il Comune e soprattutto il gestore ha seguito relativamente al ciclo integrato dei rifiuti, generando maggiori costi sui quali il Comune non ha alcun margine di rideterminazione.

Nella sostanza, essendo il contratto con ACIAM ormai in scadenza, l’Amministrazione è al lavoro per rimodulare questo surplus prodotto dai parametri Arera nel nuovo bando di gara, cercando di evitare aggravi ai contribuenti.

Questa spasmodica voglia di cercare il consenso è tipica delle campagne elettorali, dalle quali siamo appena usciti e vi risaremo tra cinque lunghi anni. Chi ricopre un incarico pubblico, oggi più che mai ha il dovere della collaborazione, del senso di responsabilità e di evitare pertanto di utilizzare la propria funzione a distanza per sentito dire tentando di screditare l’amministrazione. Il popolo non ha bisogno di finti auguri ma di concretezza, lavoro a testa bassa, con discrezione ed umiltà come stiamo cercando di fare in ogni momento”.