Un terremoto di magnitudo ML 4.1 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 12:24 italiane di oggi, 22 settembre 2022. L’epicentro è stato localizzato 4 km da Folignano in provincia di Ascoli Piceno, al confine con la provincia di Teramo, con ipocentro a una profondità di circa 24 km.
In tabella i Comuni entro i 10 km di distanza dall’epicentro del terremoto.
L’evento è stato seguito da un secondo terremoto di magnitudo ML 3.6 circa un minuto dopo. Altri eventi, principalmente strumentali, sono avvenuti nei minuti successivi. Fino alle ore 13 ne sono stati localizzati in totale 16, di magnitudo compresa tra 1.2 e 4.1 (per aggiornamenti http://terremoti.ingv.it/) .
Dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) notiamo che l’area epicentrale del terremoto è piuttosto lontana da quelle più attive dell’Appennino, tra gli eventi più vicini (circa 20 km a nord nell’Ascolano) il terremoto del 3 ottobre 1943 di magnitudo stimata Mw 5.7 (https://emidius.mi.ingv.it/ASMI/event/19431003_0828_000).
La pericolosità sismica di questa area è considerata medio-alta. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta. Dalla mappa si nota come la pericolosità aumenti verso ovest e verso sud, nell’area della sequenza sismica del 2016 in Italia centrale e del 2009 a L’Aquila.
Negli ultimi anni la sismicità in quest’area non è stata molto frequente come si vede dalla mappa degli eventi sismici dal 1985 ad oggi.
La sequenza sismica interessa un’area piuttosto nota della regione, non collegata direttamente con il settore assiale dell’Appennino dove si è sviluppata la sequenza del centro Italia iniziata nel 2016. Nel settore interessato dalla sequenza odierna la sismicità si concentra in un’area collocata a circa metà strada tra la catena appenninica e la costa adriatica, a una profondità di 15-25 km, superiore quindi a quella che caratterizza la sismicità appenninica. Si noti che la profondità del secondo terremoto della sequenza (M3.6, prof.=10km) è probabilmente sottostimata a causa della vicinanza di questo evento con quello di M4.1 avvenuto il minuto precedente.
La mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al IV-V grado MCS nelle aree più vicine all’epicentro del terremoto.
Il terremoto è stato risentito in molti comuni delle province di Ascoli Piceno e Teramo e in altri delle Marche e dell’Abruzzo, come si evince dai dati finora raccolti dal questionario di “Hai sentito il terremoto?”. Al momento gli effetti stimati raggiungono il IV grado MCS: la mappa aggiornata è disponibile sul sito di “Hai sentito il terremoto?”.