Subiaco – Si è tenuto questa mattina, all’interno della sala Braschi di Subiaco, l’incontro tra Aldo Pavia e gli studenti delle classi quinte dell’Istituto Braschi-Quarenghi di Subiaco. Aldo Pavia, classe 1941 e figlio di un deportato di guerra, da oltre 50 anni incontra i ragazzi di tutta Italia per testimoniare cause, conseguenze ed “effetti collaterali” delle deportazioni di massa.
Dichiara Aldo Pavia nel corso del suo intervento:
“Ragazzi, chi caricava donne e bambini sul treno non erano mostri con 4 occhi e 3 nasi, ma uomini come noi. Il rischio che fatti del genere possano ripetersi esiste, e spetta a noi capire che la conoscenza è l’unica cosa a renderci davvero liberi.”
L’iniziativa, voluta dall’Amministrazione comunale per celebrare le vittime delle deportazioni di massa, è stata organizzata con la collaborazione dell’Istituto Superiore Braschi-Quarenghi e dell’Associazione Nazionale ex Deportati. Presenti oltre 100 ragazzi delle classi quinte dell’Istituto, accolti in sala dalle note del celebre film “La Vita è bella”, prodotte da giovani allievi del medesimo istituto.
Il Sindaco, Francesco Pelliccia, intervenuto in sala insieme all’Assessore alla Cultura, Angela Marocchini, ha posto l’accento su quanto le istituzioni debbano lavorare sinergicamente per trasmettere valori di civiltà e rispetto delle diversità. Per l’Istituto Braschi-Quarenghi, presente con una rappresentanza del corpo docenti, è intervenuta la vicepreside, prof.ssa Antonella Caronti, esprimendo soddisfazione per l’evento e piena intenzione a mantenere alto l’interesse su questioni valoriali cardine per l’attività didattica.