Tiburtina invasa dai motociclisti, lettera aperta da Arsoli: “sicurezza pubblica in pericolo, urge tavolo istituzionale di confronto”
Redazione – Cresce l’attenzione sul tema dei “motociclisti” del fine settimana. La Tiburtina ne viene invasa e le persone continuano a scriverci evidenziano i rischi di una circolazione fin troppo spesso non controllata o comporrtamenti che possano mettere a repentaglio la pubblica sicurezza. “Ho preso la decisione di scriverVi – afferma la nostra lettrice Valentina Alimonti – nella speranza di sensibilizzare tutti gli interessati circa la questione “motociclisti del fine settimana”. Sono anni ormai che siamo abituati alle scorribande di gruppi di centauri che perlopiù provenienti da Roma, trasformano la S.S. Tiburtina in un circuito da corsa. E’ tristemente noto anche il numero dei decessi che nel corso del tempo si sono verificati a carico degli stessi motociclisti, ed e’ frequente notare fiori di plastica, o altri segnali attaccati sui guardrail a memoria di ciò. Personalmente ho piu volte interpellato chi di dovere, amministratori, vigili urbani, Carabinieri, nel vano tentativo di poter arginare questo fenomeno. Queste scorribande producono solo pericolo per l’incolumità di pedoni, ciclisti ed automobilisti, nonché un elevato inquinamento acustito, tale da rendere veramente impossibile la permanenza in questi luoghi di residenza. Le risposte ricevute sono state perlopiù avvilenti e senza costrutto, aumentando solo la sfiducia verso le istituzioni e verso chi dovrebbe tutelare tutti i cittadini che hanno fatto del comportamento corretto uno stile di vita. La domanda, quasi ovvia, è però la seguente: perchè a questa categoria di persone è consentito di non rispettare i limiti di velocità, e il codice della strada? Perchè è loro concesso di guidare in modo spericolato ed improprio, anche quando si trovano a transitare in centri abitati? Perchè i Carabinieri durante il fine settimana spariscono dalla strada, mentre gli altri giorni è normale che siano a controllare le automobili? E ipotizzabile che i Sindaci e le Forze dell’Ordine si riuniscano in un tavolo di concerto ed insieme elaborino una strategia per regolare questo fenomeno? Oppure noi residenti dobbiamo “espatriare” durante il fine settimana per non essere sottoposti a tutto ciò? E ipotizzabile che qualcosa in questo paese chiamato Italia possa essere gestito, trattato, valutato? Oppure saremo destinati noi deboli a soccombere e subire le angherei di chi è più forte? Mi farebbe piacere conoscere una vostra opinione, e intanto Vi ringrazio per aver avuto la possibilità, tramite della Vostra testata di esprimere questa mia lamentela“.
Speriamo che la nota della lettrice possa servire per “svegliare” il torpore che aleggia su questo fronte. Nessuno ovviamente vuole puntare il dito contro una categoria, ma la sicurezza stradale dovrebbe essere garantita. Troppe persone per paura sono costrette ad evitare uscite nel fine settimana ma non solo per la massiva presenza di moto, ma per il comportamento che spesso alcuni attuano durante la guida. Manovre pericolosissime e velocità sicuramente fuori luogo. Altri lettori ci hanno scritto su questo tema, ci appelliamo al buon senso di chi vuole godersi le bellezze delle nostre valli e che ha il diritto di circolare, ma nel contempo rispettando le regole del codice della strada. Ci farebbe piacere che ci rispondesse qualche sindaco del territorio ed auspichiamo che il suggerimento della nostra lettrice, cittadina di Arsoli, venga tenuto in debita considerazione, ossia quello relativo al tavolo tecnico istituzionale per individuare strategie solutive ad un problema che è diventato importante in Valle Aniene, Valle del Turano e Carseolano.