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Tivoli, al via il progetto di riqualificazione del Bosco del fauno

Tivoli – L’amministrazione tiburtina prosegue nella sua forte azione di riqualificazione delle aree degradate della città, avviata sei anni fa con la chiusura della “baraccopoli” nel complesso ex polverifici Stacchini, dove si erano insediate negli anni 548 persone nomadi, tra cui anche numerosi bambini e minori.

 Ora Città metropolitana di Roma capitale ha selezionato – insieme ad altri cinque progetti, due nel Comune di Roma capitale, uno a Colleferro e uno a Guidonia – il progetto di riforestazione del bosco del Fauno a Tivoli, che prevede un investimento di 496.534 euro, dando atto che “le aree interessate dai progetti selezionati risultano coerenti con la pianificazione urbanistica territoriale e paesistica”.

Nella sua comunicazione ufficiale al Comune di Tivoli, il 16 marzo Città metropolitana di Roma Capitale ha specificato di aver “ritenuto di dare priorità, nella selezione dei progetti da presentare al ministero della Transizione ecologica, a diversi aspetti di criticità ambientale, primo fra tutti il livello d’inquinamento atmosferico da traffico veicolare e la densità abitativa di alcuni ambiti urbani e periurbani”. Inoltre, Città metropolitana ha informato il Comune di aver trasmesso entro l’11 marzo al ministero della Transizione ecologica cinque progetti, riguardanti diversi Comuni oltre a quello di Tivoli, selezionati dopo l’esame istruttorio.

Tra i vari lavori presentati anche da molte altre amministrazioni della Provincia di Roma (tra i quali alcuni non hanno superato questo step e potranno essere ripresentati e rivalutati per l’inserimento in altri piani di riforestazione in corso di allestimento) ne sono stati selezionati cinque: quello di Tivoli sul bosco del Fauno è al terzo posto, dopo due progetti ricadenti nel Comune di Roma.

 

«Un progetto che ha visto lavorare insieme le varie anime dell’amministrazione», sottolinea il sindaco Giuseppe Proietti, «a partire dalla valida proposta del consigliere comunale Maurizio Conti che, presentando nei mesi scorsi in Consiglio comunale una mozione che impegnava l’amministrazione a procedere con il recupero dell’area del bosco del Fauno, ha contribuito all’avvio della pianificazione. L’auspicio, in questa ultima fase, è che tutte le forze della città diano il proprio apporto per il buon esito di un progetto fondamentale per tanti motivi: per il recupero ecologico, paesaggistico, ambientale; per la protezione della fauna e per le ricadute positive che avrebbe sulla socialità. Quest’opera rappresenterebbe una pietra miliare per la riqualificazione del quartiere di Tivoli Terme, e anche una dotazione futura, un investimento per le prossime generazioni – non soltanto di Tivoli, ma anche del limitrofo quartiere di Villalba di Guidonia – che potranno continuare a fruire di un polmone verde nel cuore urbano. Il messaggio che deve passare è proprio questo: le classi dirigenti devono sempre cercare di lasciare un mondo migliore ai cittadini di oggi e di domani. Per questo è importante che, seppure nell’alveo della necessaria dialettica politica e democratica e ciascuno nel rispetto delle proprie appartenenze, poi si lavori tutti nella stessa direzione: quella del bene comune».

 

«Con la valutazione positiva di Città metropolitana di Roma capitale abbiamo superato un primo importante passaggio nel percorso di approvazione del progetto di riqualificazione e rimboschimento dell’area del bosco del Fauno», spiega l’assessora all’Ambiente Eleonora Cordoni, «ora aspettiamo il prosieguo dell’iter, che lo ha visto arrivare – per il passaggio definitivo – al ministero dell’Ambiente. Riteniamo prioritario il recupero dell’area per tutelare la biodiversità e garantire la piena funzionalità degli ecosistemi presenti, ma anche per poterla restituire ai cittadini finalmente fruibile. Tra gli obiettivi che ci siamo posti, infatti, c’è quello di aumentare la superficie boschiva e il verde. L’area, attualmente, non è più definibile un bosco, in quanto piena di specie infestanti e, purtroppo, anche di rifiuti diffusi e presenze abusivi. Con la rimozione degli elementi inquinanti migliorerà la salute non soltanto dell’ecosistema, ma anche dei cittadini».

 

Per l’assessore con delega a Bandi e finanziamenti, Nello Rondoni, la valutazione positiva di Città metropolitana «dimostra che quella dei bandi è una delle strade più efficaci da percorrere per i Comuni, sempre più alle prese con spese e imprevisti che spesso non consentono di contare su risorse proprie per avallare iniziative migliorative della vita della comunità. Lo strumento dei finanziamenti extra comunali tramite bandi è importantissimo e occorre saperlo sfruttare sempre di più e sempre meglio. Ringrazio, perciò, tutti gli uffici che hanno lavorato a questo e ad altri progetti e i dipendenti che con la loro conoscenza approfondita della materia ne hanno permesso la buona riuscita. Il fatto che due dei cinque progetti ammessi alle seconda fase (uno di Tivoli e uno di Guidonia) ci fa notare con piacere l’attenzione di Città metropolitana nei confronti del quadrante Nord Est».

 

 

 

 

LA SCHEDA DEL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE TRA RIMBOSCHIMENTO E AREE LUDICHE.

 

L’importo complessivo è di 496.534 euro. La superficie di rimboschimento del bosco del Fauno riguarda otto dei circa 10 ettari di estensione e prevede il rimboschimento dell’area compresa tra le cave di travertino e le sorgenti delle Acque Albule. Il territorio interessato risulta inserito in un contesto urbano diffuso e discontinuo, che si è sviluppato disordinatamente tra il basso corso del fiume Aniene, il distretto delle cave di travertino, la via Tiburtina, la bretella autostradale, la ferrovia Roma-Pescara e l’abitato di Guidonia. Dal punto di vista paesaggistico la zona è caratterizzata da un forte degrado e l’area proposta per l’intervento, viste anche le sue valenze storiche ed evocative, ha una forte potenzialità per diventare un nucleo centrale di riqualificazione per l’intero abitato di Tivoli Terme e l’adiacente Villalba di Guidonia. L’area oggetto d’intervento di rimboschimento risulta suddivisa in due zone, di cui la prima, destinata anche a funzioni ludico-ricreative, sarà riqualificata con piante di dimensioni tali da fornire un “pronto effetto”, mentre l’altra sarà destinata a un intervento di rimboschimento tipico. Il rimboschimento sarà facilmente accessibile da via Cesare Augusto, e sarà percorribile attraverso un sentiero principale in terra battuta decorrente da sud verso nord. Non ne è prevista la protezione mediante recinzioni (che peraltro già esistono lungo tutto il perimetro) in modo che sin da subito sia evidente la funzione sociale dell’area e sia subito disponibile per la popolazione. L’area ludica e ricreativa a disposizione della comunità locale sarà composta da panchine in legno, altalene per i bambini, area pic-nic e percorsi salute rispettando la sentieristica presente. Il suo accesso è garantito dai sentieri già esistenti, che verranno conservati e valorizzati, mentre nelle immediate vicinanze saranno collocati dei porta-biciclette con “reggi ruota” a disposizione dei visitatori. Va ribadito che il progetto di rimboschimento, oltre a soddisfare le finalità del “Programma sperimentale per la riforestazione urbana”, fa parte di una proposta più ampia che abbraccia anche il recupero di un’area verde abbandonata in prossimità di spazi urbanizzati che abbia finalità sociali. L’obiettivo è fare in modo che la comunità, vivendo l’area così riqualificata, partecipi alla sua conservazione e contribuisca a difenderla dall’incuria. Per la difesa del sito è previsto un sistema di telecamere perimetrali che aiuti a evitare che l’area diventi preda di vandalismi e attività illegittime, come le discariche abusive.