Tivoli – È stato firmato ieri mattina nella sala conferenze del Museo della Città, a palazzo Mauro Macera (o palazzo della Missione) l’accordo di valorizzazione del complesso dell’Annunziata e Museo della Città di Tivoli. Un passaggio propedeutico al trasferimento – che si concretizzerà nel giro di poche settimane – del complesso monumentale dal Demanio dello Stato al Comune di Tivoli, il quale ne ha fatto richiesta, come previsto dall’iter del cosiddetto “federalismo demaniale culturale”.
Sono intervenuti: il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti; il segretario regionale Lazio del ministero della Cultura, Leonardo Nardella; il direttore della direzione regionale Lazio dell’Agenzia del Demanio, Giuseppe Pisciotta; la soprintendente della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, Lisa Lambusier. Presenti alla cerimonia la coordinatrice scientifica del procedimento Maria Antonietta Tomei, che è anche la consigliera incaricata dal sindaco per i musei civici tiburtini; il referente del progetto Augusto Salini (ufficio Patrimonio del Comune di Tivoli) e l’assessora al Patrimonio, Angela Dimiccoli.
La firma dell’accordo segue la delibera con la quale la Giunta comunale di Tivoli il 15 ottobre scorso ha approvato il programma di valorizzazione del complesso dell’Annunziata. Un passaggio molto importante per l’amministrazione tiburtina e per la sua comunità, frutto di un lungo percorso avviato grazie al “federalismo demaniale”, l’iter che dal 2010 consente agli enti locali di chiedere il trasferimento, a titolo gratuito, d’immobili di proprietà dello Stato di particolare pregio e valore artistico e storico per il loro territorio.
«La firma dell’accordo di valorizzazione del complesso dell’Annunziata e Museo della Città è un atto fondamentale nella storia culturale di Tivoli. Finalmente una sede degna per un museo che sia in grado di accogliere le testimonianze della storia plurimillenaria della città», è stato il commento del sindaco Proietti. «Una volta preso formalmente possesso del palazzo, sarà possibile disegnare un piano che nell’allestimento museale possa far percorrere tutto il cammino che la comunità tiburtina ha compiuto dalle origini alla contemporaneità. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile arrivare a questo importante momento: l’amministrazione del Demanio, che ci è stata sempre vicina e prodiga di suggerimenti e indicazioni; il ministero della Cultura e il segretariato regionale per il Lazio; le soprintendenze. Tutti hanno contribuito a far sì che il museo diventi un luogo di valorizzazione scientifica del patrimonio tiburtino e del palazzo. Ringrazio Maria Antonietta Tomei, già archeologa della Soprintendenza di Roma e responsabile del Palatino e dei Fori, che ha curato i lavori di preparazione e stesura dell’accordo di valorizzazione e l’ingegnere Salini – e con lui l’intero ufficio Patrimonio – e gli altri uffici comunali coinvolti».
«Oggi è lo Stato che ringrazia un Comune: è il secondo accordo di valorizzazione che facciamo con il Comune di Tivoli, un’amministrazione lungimirante, e i risultati lo dimostrano», ha detto Nardella, ricordando che «L’amministrazione tiburtina è stata in grado di “convincere” lo Stato sotto tutti i punti di vista: quello culturale e anche della sostenibilità finanziaria. Faccio un grande augurio a tutta la comunità di Tivoli di godere, finalmente, di un nuovo percorso».
Per Pisciotta, quello di oggi è stato «un momento importantissimo perché avvia la procedura di federalismo culturale con il futuro trasferimento del complesso dell’Annunziata al Comune di Tivoli: da questo momento si concretizza l’operazione di valorizzazione. È il secondo caso di valorizzazione di un bene demaniale nel Comune di Tivoli; prima c’era stata la Rocca Pia e confidiamo che, presto, ne arrivi un terzo. Una circostanza che non è assolutamente comune, mi complimento con l’amministrazione tiburtina».
La nuova soprintendente Lambusier ha sottolineato «il coraggio e la sensibilità del Comune di Tivoli, che ha voluto, con questo percorso che porterà al trasferimento al suo patrimonio del complesso dell’Annunziata e del Museo della Città, recuperare l’unitarietà di Tivoli e della sua storia. Con l’accordo di valorizzazione si è focalizzato il ruolo centrale del palazzo in rapporto al suo spazio urbano: Villa d’Este e piazza Campitelli. Il museo sarà un luogo di sintesi che unirà, in raccordo, tutti gli elementi importanti del territorio».
«I lavori, che si sono sviluppati in numerosi tavoli tecnici e con confronti e osservazioni, tutte recepite dal Comune, hanno portato all’accordo di valorizzazione approvato dalla delibera di Giunta nell’ottobre scorso, e si concluderanno con un altro importante obiettivo: il trasferimento del complesso dell’Annunziata al patrimonio comunale, che ne risulterà, così accresciuto», ha detto l’assessora Dimiccoli. «Quello di oggi non è un punto di arrivo, bensì l’inizio di una nuova fase che porterà ulteriore lustro alla città. Ringrazio in modo sincero tutti coloro che hanno messo il proprio impegno in questo progetto: in primis il sindaco che ha partecipato a ogni riunione, i dirigenti interessati e, soprattutto, l’ufficio del Patrimonio».
L’assessora al lavori pubblici Laura Di Giuseppe, ha sottolineato che «il risultato di oggi dimostra quanto sia fondamentale per le amministrazioni lavorare con costanza per arrivare a un obiettivo tanto importante, che si può raggiungere soltanto quando diversi settori collaborano, mettendo a disposizione tutte le loro capacità professionali. Il complesso monumentale dell’Annunziata svolge e svolgerà sempre di più un ruolo fondamentale come attrattore culturale e sociale della città».
«Nel corso degli anni il settore dei Lavori pubblici ha svolto un ruolo importante nel restauro del complesso monumentale e per la redazione del programma di valorizzazione, in collaborazione con tutti gli altri settori», ha spiegato il dirigente ai Lavori pubblici Tullio Lucci. «Oltre agli interventi che negli anni ’80 e ’90 hanno permesso la ricostruzione del tetto, il recupero degli spazi antistanti e il rifacimento degli intonaci delle facciate, negli anni 2011-2016 si è restaurato il piano terra e si è intervenuti sul comportamento statico del complesso. Nel 2014 siamo intervenuti sul piano primo e, dopo ulteriori lavori, nel 2018, anche sul secondo e sulla scala monumentale».
«Con l’importante firma del piano di valorizzazione si arriverà presto alla consegna ufficiale dell’intero immobile da parte del Demanio al Comune tiburtino», spiega Tomei. «In questo modo – e dopo l’acquisizione nel 2018 già della Rocca Pia – l’amministrazione comunale entra in possesso delle sedi dei due musei civici, a conclusione di un iter complesso durato decenni. L’acquisizione effettiva del complesso monumentale consentirà al Comune di progettare in forma definitiva tutto ciò che riguarda il museo e di programmare eventi culturali pubblici e privati di vario tipo. Un cambio di passo che incentiverà la vita culturale della città e avrà anche una ricaduta economica positiva sul territorio».
«Oggi è un giorno in un certo senso anche emozionante per tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questo punto e che io ringrazio sinceramente», dice Salini. «La sottoscrizione dell’accordo di valorizzazione è frutto di un percorso lungo e non facile, reso possibile grazie alla collaborazione di tutti gli uffici comunali competenti e di una sinergia tra il Comune e gli enti protagonisti di questo passaggio. Siamo consapevoli di vivere un momento “storico”, decisivo, in quanto con la firma di oggi si pongono le basi affinché il Comune di Tivoli acquisisca in proprietà un bene di rilevante pregio artistico, culturale e architettonico, costituito non soltanto dal palazzo della Missione, ma anche dalla Casa delle Culture e dalla ex chiesa dell’Annunziata».