Tivoli – Il Comune di Tivoli, capofila del distretto Rm 5.3, informa che è possibile presentare le domande di partecipazione ai progetti relativi al “Durante noi” e “Dopo di noi” ospitati nella “Casa dei fiori”. Le domande di partecipazione (disponibili, insieme all’avviso integrale, nella sezione “albo pretorio” del sito internet del Comune) possono essere inviate in qualsiasi momento dell’anno, essendo un bando aperto, senza scadenza.
La “Casa dei fiori”, che ospiterà i due importanti progetti per l’abitare autonomo delle persone con disabilità grave, trova spazio nell’edificio dell’ex casa cantoniera dell’Anas, in via Tiburtina, a Villa Adriana, dove si stanno svolgendo diversi progetti di semi autonomia tramite i quali gli ospiti possono sperimentare forme di abitare autonomo, realizzate su piani personalizzati e acquisire, così, gli strumenti e i metodi necessari per imparare a gestire la propria vita quotidiana. Attraverso questo tipo di percorsi, infatti – viene spiegato nell’avviso – “si favorisce e si sviluppa la massima autonomia, l’indipendenza e l’inclusione sociale delle persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire”.
I percorsi, da scegliere in base alle proprie esigenze, sono due:
– il “Durante noi”, con percorsi diurni di semi autonomia che hanno l’obiettivo di accompagnare le persone a uscire dal nucleo famigliare di origine attraverso programmi di accrescimento della consapevolezza. In questo contesto si cerca anche di sviluppare le competenze indispensabili per favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave e una loro migliore gestione della vita quotidiana e la sperimentazione di weekend con la permanenza diurna e notturna nella “Casa dei fiori”;
– il “Dopo di noi” riguarda, invece, percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo famigliare di origine, e di de-istituzionalizzazione attraverso la permanenza diurna e notturna nella “Casa dei fiori”.
«Con l’apertura delle iscrizioni alla “Casa dei fiori” di Villa Adriana raggiungiamo un altro importante obiettivo per il “Durante” e il “Dopo di noi”», spiega l’assessora alle Politiche sociali, Maria Luisa Cappelli. «Nel corso del periodo sperimentale abbiamo offerto ad alcuni frequentatori del centro diurno la possibilità di partecipare a percorsi di semi autonomia per acquisire gli strumenti pratici e psicologici necessari per affrontare l’indipendenza abitativa; ora la “Casa dei fiori” è pronta ad accogliere i ragazzi che vorranno prendere parte ai suoi progetti, e rafforzare la propria autonomia all’interno di un ambiente famigliare. La decisione di procedere con un inserimento graduale è stata necessaria per rendere l’approccio con il nuovo ambiente meno traumatico e per accompagnare le famiglie nel delicato percorso di distacco dai propri figli e figlie. I primi mesi sono stati fondamentali per consolidare i rapporti tra i ragazzi, le famiglie e gli operatori della cooperativa “Nuove risposte”, che gestisce il servizio per conto del Comune di Tivoli. La “Casa dei fiori” nasce proprio con l’obiettivo di garantire un’alta qualità della vita a persone con gravi disabilità, attraverso l’esperienza della comunità, imparando a vivere da soli in un’abitazione ristrutturata grazie anche al sostegno del Rotary club di Tivoli, che ha contribuito ad acquistare gli arredi. Le attività proposte hanno migliorato il livello di autonomia dei ragazzi, che hanno imparato a svolgere semplici lavori domestici e a prendersi cura di sè. Le attività ludiche e ricreative sono servite, inoltre, a rendere la struttura più accogliente: un esempio lo è l’albero di limone, piantato in memoria di Miriam, una ragazza del gruppo purtroppo deceduta. Ringrazio le famiglie dei partecipanti per la fiducia che ci hanno accordato e alla luce dei risultati positivi riscontrati, siamo pronti ad aprire la struttura, oltre che ai cittadini di Tivoli, anche a quelli degli altri Comuni del distretto Rm 5.3. Una sfida coraggiosa: questi ragazzi e queste ragazze sono come dei bellissimi fiori che vanno “aiutati” a sbocciare, con la giusta dose di amore e di attenzione!».