Oggi, sabato 3 giugno, alle 17:30 alle Scuderie Estensi di Tivoli verrà proiettato il documentario del regista Domenico Parisse “Tivoli e le sue acque”, un viaggio tra i luoghi nascosti di una Tivoli dell’acqua che ancora in pochi conoscono e che va oltre Villa Adriana e Villa D’Este. Il racconto parte da Villa Gregoriana, dalla sua cascata artificiale che cade nella valle dell’Inferno, genera elettricità, si immerge sotto la parte vecchia e medievale di Tibur e viene guardata dall’alto dal Santuario di Ercole Vincitore.
L’acqua tiburtina che il regista aveva già raccontato nel pluripremiato documentario “l’Aniene ed i suoi giganti”, in cui mostrava i grandi ponti degli acquedotti romani. Uno degli elementi cardini della terra, su cui Tivoli ha da sempre poggiato le sue basi viene così celebrata all’interno delle manifestazioni programmate per il Natale di Tivoli.
Il documentario di Parisse, che sarà presentato in anteprima, dedicherà molto spazio alla Grotta Polesini, dove gli uomini del Neolitico già 10mila anni fa vi si stanziarono. Questi luoghi ancora tutti da scoprire, vengono mostrati attraverso immagini inedite del lago sotterrano che solo professionisti della speleologia e dell’immersione hanno potuto realizzare. Il regista porta così lo spettatore attraverso cunicoli millenari scavati dalle acque attraverso il travertino, creando una seconda grotta ancora inesplorata.
Per la realizzazione delle riprese, difatti, Domenico Parisse si è avvalso di Danilo Ceirani speleologo membro dell’ArcheoTibur e dell’aiuto di Paolo De Santis, sommozzatore e speleologo coadiuvato da Marta De Santis. Nonché alla collaborazione di Simone Ferro, Gianni Innocenti, Francesco Perini e Giorgia Montesano, ai quali si devono molte delle informazioni che hanno permesso di includere nel prodotto informazioni e spiegazioni che porteranno a conoscere una Tivoli inedita.
Un viaggio inedito e spettacolare nel rapporto plurisecolare tra Tivoli e le acque dell’Aniene che si conclude con le immagini del Mausoleo dei Plauzi e le acque proprio del fiume su cui sorse l’antica Tibur.