Tivoli – – Sono pronti i moduli e le procedure per avviare la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per gli alloggi dei tre piani di zona di edilizia agevolata n. 1 “Polveriera”, n. 3 “Villa Adriana” e n. 4 “Ripoli” e quelli relativi alle procedure di rimozione del vincolo del prezzo massimo di cessione (affrancazione).
Si tratta di oltre cinquecento appartamenti realizzati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta nel territorio tiburtino (56 in zona Monti Lucretili, 379 a Villa Adriana e 93 a Ripoli) per i quali, in molti casi, i cittadini potranno ora trasformare il diritto di superficie, di durata 99 anni, in diritto di proprietà, diventandone proprietari a titolo pieno e definitivo. Tale diritto verrà acquisito dopo aver pagato una somma che consentirà a coloro che all’epoca erano soci delle cooperative che hanno edificato, di esserne finalmente proprietari assoluti e poterne, così, disporre a tutti gli effetti. In seguito all’entrata in vigore della legge 108 del 29 luglio scorso, gli uffici comunali hanno dovuto modificare le modalità di calcolo dei corrispettivi per la trasformazione dei diritti di superficie in piena proprietà e per la affrancazione dei vincoli convenzionali, inserendo limiti massimi dei prezzi da corrispondere per ottenerla; attività ora concluse con la disponibilità, per i cittadini interessati, di procedere alla richiesta.
In sintesi, la legge approvata a luglio introduce alcune novità che facilitano e rendono assolutamente meno oneroso tutto il procedimento per i cittadini, in quanto cambia il metodo con il quale viene determinato il costo delle unità immobiliari da trasformare e da affrancare, introducendo, per gli appartamenti inferiori a 125 metri quadrati comprese le pertinenze, il limite massimo di 5mila euro per il costo della trasformazione, al quale si aggiunge un ulteriore importo per l’affrancazione per singola unità abitativa. Il costo che i cittadini interessati dovrebbero pagare per trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà e per l’affrancazione dal prezzo massimo di cessione è di gran lunga inferiore al costo che avrebbero dovuto sostenere in base alla legge precedente.
Si ricorda che per quanto riguarda il piano di zona n. 2 di “Tivoli Terme”, la procedura sarà avviata non appena concluse le attività di delocalizzazione del vincolo di uso civico, di cui l’amministrazione tiburtina ha richiesto alla Regione Lazio l’autorizzazione allo spostamento nel territorio dei monti comunali. Una procedura che, tuttavia, ha dovuto prima superare l’ostacolo determinato dal fatto che una parte dell’area individuata per delocalizzare gli usi civici è stata attraversata dall’incendio di agosto e, quindi, per legge, non più utilizzabile.
In allegato un estratto dell’avviso pubblicato sull’albo pretorio valido come sintesi e schema per effettuare la procedura per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e contestualmente svincolare il prezzo massimo di cessione.
Il prossimo importante passaggio riguarderà il Consiglio comunale, che nella riunione prevista tra circa una settimana dovrà discutere, tra i vari atti, anche la delibera che stabilirà tutti i parametri della rateizzazione per il pagamento dei corrispettivi relativi alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e la rimozione dei vincoli del prezzo massimo di cessione e di locazione.