TIVOLI – A seguito di un apposito bando del quale il Comune di Tivoli è risultato vincitore, con un decreto del 5 agosto 2020, il Ministero dell’Interno ha finanziato con un milione di euro il progetto per i “lavori di mitigazione del rischio idrogeologico” del Fosso di San Gregorio (località Arci), situato nel Comune di Tivoli. L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza l’area residenziale e parzialmente agricola, dove numerosi, negli anni, sono stati i danni arrecati dalle esondazioni del corso d’acqua, che versa in condizioni di pessima manutenzione.
L’alveo del fiume si è ridotto notevolmente a causa della vegetazione e della sedimentazione, la quale ha causato quasi il totale interro della luce del ponte di attraversamento di Strada Arci. Il corso d’acqua rappresenta un elevato elemento di rischio per il centro abitato, come peraltro evidenziato nel piano di emergenza comunale. Gli interventi programmati lungo un percorso di circa 3 km sono caratterizzati da pulizia e taglio della vegetazione, risagomatura dell’alveo, messa in posto di briglie e ricostruzione del ponte di attraversamento di Strada Arci avente una luce in grado di proteggere dalle portate di piena del fosso.
Il Fosso San Gregorio è un corso d’acqua a carattere torrentizio, affluente in sinistra idrografica del Fosso Empiglione a sua volta affluente in sinistra del Fiume Aniene. Ha origine dai versanti occidentali dall’omonimo comune di San Gregorio da Sassola, ha una lunghezza di circa 5,5 km con numerosi affluenti provenienti da un bacino idrografico avente superficie di circa 7,5 km2 e ha scorrimento da sud-est verso nord-ovest attraversa i Monti Prenestini-Tiburtini fino a giungere al centro abitato di Loc. Arci, frazione del Comune di Tivoli.
L’assetto attuale del territorio è caratterizzato da un edificato sparso e disomogeneo lungo il primo tratto di via degli Arci e sui Colli limitrofi e per il resto del territorio da terreni utilizzati a fini agricoli o in stato di semiabbandono con case sparse unite alla viabilità principale da stradine per lo più sterrate. Da un’attenta osservazione del tessuto insediativo nell’intera area degli Arci si notano due principali nuclei residenziali uno legittimamente edificato a cui si allaccia una prosecuzione “abusiva” della zona attualmente già edificabile lungo via degli Arci mentre l’altro nucleo comprende le zone abusive di Colle Castello e Colle Rosa.
Tutto l’edificato circostante al luogo dell’intervento è composto da edifici con massimo due piani fuori terra, e copertura piana o a tegole laterizie. L’uso di questi edifici è quasi esclusivamente di tipo residenziale. Le aree circostanti alle abitazioni sono destinate a giardini privati e posti auto scoperti, ad esclusione delle zone retrostanti ove sono presenti dei piccoli orti. I lavori di mitigazione del rischio idrogeologico sono funzionali alla messa in sicurezza di tutta la zona.
«L’intervento previsto sul fosso San Gregorio è uno dei cinque interventi che stiamo affrontando e che hanno come obiettivo l’eliminazione del rischio idrogeologico in punti sensibili del territorio comunale», afferma la Vicesindaco e Assessora ai Lavori Pubblici, Laura Di Giuseppe. «In particolare – prosegue – questo intervento è fondamentale perché la pulizia dell’alveo e delle sponde, e la risagomatura dell’alveo con variazione del tracciato dei meandri del fosso permetteranno la messa in sicurezza rispetto al rischio di esondazione di chi percorre quelle aree e di chi le abita. Di particolare rilievo risulta la realizzazione del nuovo ponticello sul fosso San Gregorio che ovviamente sarà dimensionato, in termini di luce, sulle portate di piena del fosso in maniera tale da poterne consentire la fruizione, in sicurezza».