Tivoli, società informatica dona 40 tablet al comune per famiglie in difficoltà
Tivoli – Quaranta tablet 10 pollici sono stati consegnati questa mattina all’amministrazione comunale di Tivoli dalla società tiburtina “Pvp consulting srl”: saranno donati agli alunni e alle alunne di altrettante famiglie di Tivoli in difficoltà economiche. Un gesto di grande solidarietà di due cittadini tiburtini, Matteo Roselli e Marco Felici – che hanno avviato una società d’informatica proprio nell’immediato lockdown, a marzo 2020 – rivolto ai loro concittadini più giovani in difficoltà.
I tablet rispondono alle caratteristiche che i dispositivi destinati alla didattica devono rispettare secondo i parametri previsti da una circolare ministeriale.
Alla consegna dei tablet erano presenti, oltre ai titolari della società, Marco e Matteo, anche il sindaco Giuseppe Proietti, l’assessora alle Politiche sociali Maria Luisa Cappelli e la dirigente del settore Welfare e segretaria generale Lucia Leto (foto).
«C’è un grande bisogno di gesti di solidarietà come questi per poter trasmettere ai tiburtini che più stanno subendo le conseguenze della pandemia da Sars-cov-2 il senso di vicinanza della comunità», spiega l’assessora Cappelli, «tiburtini che agiscono e si fanno avanti per altri concittadini meno fortunati. Il materiale sarà destinato agli alunni residenti nel territorio comunale di Tivoli che presentino condizioni economiche familiari di fragilità, per garantire loro l’accesso alla didattica e agevolarli nelle lezioni e nelle attività correlate alla scuola e alla formazione. Le famiglie beneficiarie saranno individuate consultando gli elenchi trasmessi dai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi che ho chiesto proprio per avere un’attenzione sugli alunni e le alunne non dotati dei supporti informatici necessari per l’attività scolastica. Le famiglie individuate verranno, poi, contattate nei prossimi giorni dagli assistenti sociali per la consegna dei tablet».
«Abbiamo vissuto in modo diretto le conseguenze del lockdown e conosciamo le difficoltà di chi ha perso il lavoro o lo ha visto ridursi notevolmente, per questo quando le scuole sono state chiuse all’inizio della pandemia abbiamo pensato subito che fosse necessario fare qualcosa per i giovani sprovvisti degli strumenti adatti alla loro formazione», commenta Roselli, «e abbiamo contattato il Comune di Tivoli che ha accolto la nostra proposta. La didattica – dentro e fuori dalle aule scolastiche – richiede supporti e attrezzature idonee, che non sono sempre immediatamente a disposizione di tutti. Il nostro è un semplice gesto di solidarietà che può portare, però, tanto beneficio a intere famiglie».