Tivoli – La European Route of Historic Gardens, di cui le Villae fanno parte con il giardino di Villa d’Este, ha ottenuto nell’ottobre 2020 l’ambito riconoscimento di Itinerario culturale dal Consiglio d’Europa, portando a quaranta i percorsi certificati.
Villa d’Este si inserisce pienamente in questo straordinario itinerario botanico, architettonico e culturale che attraversa vari Paesi e si pone in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo principale del programma comune è contribuire alla promozione dell’identità e della cittadinanza europea attraverso la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio dell’Europa e allo sviluppo di legami culturali e dialogo con altri paesi e regioni.
“Il giardino di Villa d’Este – commenta il direttore delle Villae Andrea Bruciati – nella sua costituzione / composizione di architettura fluida, anche vegetale e come tale rinnovabile e in continuo mutamento, riesce a trasmettere forti suggestioni sensoriali, e non solo. In quanto ecosistema raffinatissimo, frutto del sapiente equilibrio fra natura ed artificio, esprime la sua valenza di rivisitazione dell’otium romano, declinato secondo la rappresentazione tardo rinascimentale del potere. In questi anni l’Istituto ha messo in atto un processo culturale di recupero del paesaggio e di reinterpretazione dei suoi valori, che assume oggi, che siamo chiamati a riscoprire il tempo e la lentezza, una notevole connotazione simbolica. Siamo perciò molto orgogliosi dell’ottenimento di questa certificazione come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa e riteniamo fondamentale che il dialogo culturale, obiettivo fondante dell’European Route of Historic Gardens, si estenda e si rafforzi”.
Villa d’Este con l’impressionante e unica al mondo concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche, costituisce uno dei primi esempi di giardino all’italiana in cui regna una perfetta armonia, fondata su ritmo, proporzione ed equilibrio, che si dichiarano nel geometrismo e nel rigoroso controllo delle parti e del rapporto di esse con il tutto. È stata per i suoi valori universali dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.