Con la fine di ottobre torna anche l’ora solare, quella della natura. E dunque indietro di un’ora rispetto all’ora legale che finisce questa notte. Sarà una occasione dunque per dormire tutti un’ora in più. ma questo cambiamento crea in molte persone anche spossatezza e problemi di adattamento che perdurano anche per alcuni giorni dopo il “passaggio”. E dunque alle 3 dovremmo svegliarci per mettere le lancette un’ora indietro e fino alle 2. Ma se così fosse l’ora di sonno in più sarebbe vanificata dall’alzata nel cuor della notte. Molti orologi si autoregolano, come quelli dei computer, server e di altri segnali orari a livello radio internazionale. Ma veniamo ad un pò di storia: in Italia l’ora legale viene istitutita come misura di guerra nel 1916, rimanendo in uso fino al 1920. Poi, durante la seconda guerra mondiale fu abolita e reintrodotta diverse volte, e fu stabilita definitivamente per legge solo nel 1965 e dall’anno successivo è un appuntamento fisso di ogni anno, anche se fino al 1980 durava solo 4 mesi. La sua durata è stata prolungata di qualche altra settimana solo nel 1996. Molti si chiederanno quale sia la motivazione dell’introduzione dell’ora legale e del suo continuo avvicendamento con l’ora solare: questo passaggio è legato a questioni che riguardano il risparmio energetico, pur andando ad incidere su quasi tutte le abitudini dei cittadini.
Un altro motivo, non meno importante, sta nel fatto che mantenendo l’ora legale anche nei periodi invernali, al mattino sarebbe troppo buio. Tra favorevoli e contrari al cambio d’ora, tutti sono concordi nell’affermare che il cambiamento dell’ora, specie nel ritorno all’ora legale, provoca parecchi fastidi al nostro organismo: insonnia, difficoltà di adattamento al nuovo orario e una generale sensazione di stanchezza.