Carsoli – Punti interrogativi sul futuro di Carsoli. Come noto lo scorso 14 ottobre a causa delle dimissioni ultradimidium rassegnate da consiglieri comunali in carica è stato dichiarato dapprima sospeso e poi sciolto il consiglio comunale di Carsoli.
Nominato il commissario Prefettizio prima e straordinario poi nella figura del vice prefetto dott.ssa Maria Cristina Di Stefano che riassume le cariche in modalità monocratica del sindaco, della giunta e del consiglio. Questo fino alla data delle nuove elezioni che si terranno in base a quanto deciderà il Ministero dell’Interno. Non vi è data certa, il periodo propizio solitamente è i primi di giugno. Cosicchè gli elettori di Carsoli tornano dunque alle urne con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza della legislatura a guida del sindaco Velia Nazzarro bis.
Dunque quali scenari la politica locale si appresta a comporre liste da presentare al giudizio degli elettori?
Il quadro è ancora abbastanza fumoso, come normale che sia. Anche se non vi è stata ancora una ufficializzazione, quel che appare certo è che il sindaco uscente Velia Nazzarro intenda ricandidarsi e riproporsi con una sua squadra per proseguire quello che sarebbe il suo terzo mandato. Ciò è anche una naturale conseguenza rispetto alla interruzione anticipata della legislatura. Si tratterebbe di una coalizione di natura civica con candidature trasversali.
Su fronti diversi, opposti alla Nazzarro, sono in corso ipotesi, aspettative, in alcuni casi autoproclamazioni a numeri uno e via dicendo. La disputa è sul ruolo del candidato sindaco, e non potrebbe essere altrimenti. Occasione per aprire i sogni sopiti in un cassetto lasciato però impolverare nel corso di un tempo troppo recente.
Nel contesto del centrodestra le fila sono guidate dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianpaolo Lugini, già vice sindaco e consigliere comunale dimissionario. Che però come noto non potrà candidarsi alla carica di sindaco, per incompatibilità di legge con il più prestigioso ruolo che svolge come consigliere della regione Abruzzo.
Lugini, sarebbe stato il naturale candidato sindaco di coalizione, ma in questo caso occorre in casa centrodestra trovare una sostituzione. E che sia un nome che metta tutti d’accordo, come prima cosa, ma che poi debba avere anche determinate caratteristiche per poter fronteggiare eventualmente la Nazzarro.
Prove generali di un fronte di coalizione ancora più largo e parimenti civicotrasversale al momento non sembrano produrre effetti certi sul nome del candidato sindaco.
Potrebbe anche profilarsi il ritorno in campo di Domenico D’Antonio, ma al momento non vi sono conferme ufficiali, solo ipotesi.
Cosicchè tra le varie ipotesi non sarebbe da escludere che si possa anche formare una terza coalizione con una proposizione di spinta dal centrosinistra e quindi dal Partito Democratico ma di natura civico-trasversale.
Poi c’è anche un gruppo di Osservatorio Popolare, che proprio in relazione alla sua denominazione, starebbe osservando gli accadimenti in vista di una pianificazione strutturata per il bene pubblico sempre di natura civico-trasversale centrata sulle capacità e attitudini delle persone e loro ruoli.
Le festività potrebbero costituire una occasione per incrementare gli incontri, come invece potrebbero essere giusta occasione per una pausa riflessiva sul da farsi. E’ in gioco il futuro di un territorio dalle grandi potenzialità.