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Tour nella Grotta del Cervo: scrigno prezioso immerso nei colori della Riserva naturale di Pietrasecca

Carsoli. Il nome lo ha preso da quell’enorme palco di cervo trovato dagli speleologi all’interno di una delle “sale” che si incontra sul percorso. Erano di un animale che probabilmente lì in fondo ci è arrivato trasportato dall’acqua. Difficile pensare che la fauna selvatica si sia introdotta spontaneamente in un percorso così profondo e buio. Ma in questo caso, mai più un nome più azzeccato sarebbe stato per la Grotta del Cervo, che si trova nel cuore della Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca, a Carsoli, in provincia dell’Aquila.

Perché chi conosce il valore simbolico di un palco di cervo, che rappresenta la rigenerazione vitale, che è il simbolo dell’unione tra le forze superiori e inferiori, tutto quel valore riesce a ritrovarlo anche lì sotto. Sotto terra, dove a farla da padrone dovrebbe essere un senso di timore, magari per qualcuno addirittura di claustrofobia. Tutte sensazioni, emozioni, che nulla hanno a che vedere con quello che si prova invece entrando in quel posto dalle pareti alte fino a più di venti metri, che brillano come oro.

 

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GROTTA DEL CERVO RISERVA NATURALE GROTTE DI PIETRASECCA

CARSOLI, L’AQUILA

 

Un momento significativo è stato definito dal poter contemplare quello che ricorda l’iconografia di San Michele Arcangelo. Ed eccole lì sospese delle immense ali brillanti, tra cui spicca una spada, che ricordano San Michele Arcangelo. Ci vuole un po’ di fantasia? Di certo un’esperienza non comune, suggerita da uno speleologo del Pescarese, arrivato in grotta già diversi anni fa.

Poco più in là, un’esperienza quasi surreale: l’appassionata guida ha suggerito di spegnere le luci e di fare silenzio. Lì giù, dove c’è il buio totale, impossibile riproporlo al di fuori di una grotta. E quel silenzio, che con la sua energia positiva, ha fatto più rumore di qualsiasi altro rumore. Rilasciando forza, sicurezza, come se quel posto si fosse fatto custode di qualcosa che non si ripete più. Un’esperienza unica, difficile anche da raccontare con le parole.