Avezzano. Erano decine gli episodi di spaccio scoperti dagli investigatori. Un traffico di droga che interessava la zona del Fucino e la Marsica gestito da una organizzazione composta da tantissime persone. E’ quanto accertato da una indagine della Procura di Avezzano che ha chiuso le indagini su un’operazione che vede indagate 39 persone, prevalentemente di nazionalità marocchina. E’ stato emesso nei confronti degli indagati un avviso di conclusione delle indagini per i tanti episodi di cessione di cocaina. Il provvedimento è stato firmato dal sostituto procuratore Elisabetta Labanti per fatti risapgono agli anni 2013-2015.
La banda, secondo l’accusa, era dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e operava a Luco dei Marsi, anche se era radicata sul territorio con ruoli ben definiti e collaudati nel tempo. In particolare i vertici reperivano droga da connazionali per poi portarla in un’abitazione di Luco dove venivano preparate le dosi. Una volta pronta, la droga veniva immessa sul mercato locale.
Gli spacciatori si avvalevano della collaborazione di parenti e di altri connazionali, i quali avevano il ruolo di prelevare le sostanze dall’abitazione e venderle in strada. La vendita avveniva anche attraverso appuntamenti telefonici con i vari acquirenti, che specificavano la quantità da acquistare e ne concordavano il prezzo. L’incontro avveniva poi in alcuni luoghi prestabiliti di Luco, ma anche nel Fucino e ad Avezzano. Luoghi in cui il venditore si recava dopo la telefonata del capo.
Gli accusati risiedono per lo più a Luco dei Marsi e ad Avezzano. Sono difesi dagli avvocati Annunzianata Morgani, Luca Motta, Mario Del Pretaro, Roberto Verdecchia, Gianluca Presutti, Andrea Tinarelli, Pasquale Motta, Giovanni Fracassi, Michele Coccia e Roberto Jageregger.