L’Aquila. Cristian Gualdi, 48 anni, e Luca Perazzini, 42 anni, trovati senza vita sei giorni dopo la loro scomparsa. I due alpinisti, originari di Sant’Arcangelo di Romagna, hanno incontrato il loro destino nella notte dell’antivigilia di Natale, dopo ore di lotta contro il gelo e una bufera che ha reso impossibile ogni intervento di soccorso tempestivo.
Quella notte, le temperature in quota sono precipitate fino a venti gradi sotto zero, accompagnate da venti violenti che soffiavano a 140 chilometri orari. I due alpinisti, scivolati nel canalone dell’Inferno, erano riusciti a contattare il numero unico di emergenza per chiedere aiuto, ma le condizioni atmosferiche proibitive hanno impedito ai soccorritori di raggiungerli in tempo.
I corpi senza vita di Cristian e Luca sono stati recuperati nella tarda mattinata di ieri, 27 dicembre, e trasportati all’ospedale Mazzini di Teramo per una ricognizione cadaverica. Gli esami hanno confermato la morte per assideramento. All’obitorio, i familiari affranti hanno trovato il coraggio di ringraziare i soccorritori: “Ringraziamo tutti per il lavoro svolto in questi giorni”, hanno dichiarato con dignità e compostezza, nonostante il dolore immenso. A Sant’Arcangelo di Romagna, la comunità è sconvolta. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino e disposto che le bandiere del Comune fossero esposte a mezz’asta in segno di cordoglio. L’intera città si stringe attorno alle famiglie delle vittime, ricordando i due amici come appassionati della montagna, uniti dalla loro comune passione per l’escursionismo.
Daniele Perilli, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, ha espresso il profondo rammarico di tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche: “Abbiamo collaborato tutti insieme. Siamo qui per salvare le persone e, quando accadono queste cose, siamo i primi a rattristarci. Quando non riusciamo a portare le persone a valle, per noi è una sconfitta”. Per giorni, i soccorritori hanno sfidato condizioni proibitive, cercando disperatamente di raggiungere Cristian e Luca. L’operazione di recupero è stata particolarmente complessa, aggravata dalle condizioni meteo avverse che hanno messo a dura prova uomini e mezzi. Le salme sono state riconsegnate ai familiari per i funerali. L’Italia, dopo giorni di attesa e di speranza, si prepara ora a dare l’ultimo saluto a Cristian e Luca.