ROMA – Un camion di medie dimensioni per percorrere 3 kilometri consuma 1 litro di carburante, e quindi di gasolio. Il vertiginoso aumento dei prezzi alla pompa di benzina sembra voler essere ricondotto la problema della guerra. In realtà però ogni giorno si assiste ad un aumento, ed il rischio è di arrivare a 3 euro al litro e forse anche oltre. “Quando costerà 5 euro al litro – afferma un autotrasportatore della linea Roma – Teramo – Pescara – probabilmente qualcuno si renderà conto che ci si dovrà fermare. Percorrere la A24 o la A25 da Roma e fino alla costa abruzzese costa quasi il doppio. Perchè non bisogna solo calcolare l’aumento del carburante ma anche quello relativo ai costi di manutenzione, che parimenti hanno subito incrementi non indifferenti. E si parla anche del caro pedaggi, oltre al caro bollette. Ma tutto tace – probabilmente il grave problema della guerra e del covid servono ad annacquare problemi per chi le benzine non le paga e viaggia a spese nostre, sono proprio curioso di capire come andrà a finire”.
Eppure c’è qualcuno che ironizza: “io sempre venti euro metto” indipendentemente dal costo. Forse non ironizza è semplicemente convinto così, e comunque c’è anche chi per fronteggiare il caro carburanti, si riduce a percorrere le strade provinciali evitando, ove possibile l’autostrada. “In alcuni casi – spiega un ‘altro trasportatore – per tratti brevi ci si può organizzare, ad esempio se da Roma est si è diretti a Carsoli, si può uscire a Vicovaro e si risparmia qualcosa. L’incidenza di percorso non aumenta, anzi si riduce con la velocità più bassa. Ci vuole più tempo però ed il lavoro,e quindi il tempo anche ha un costo”.
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