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Tristezza e speranza di fede a Tagliacozzo per l’ultimo addio a Laura Salvatori

TAGLIACOZZO – Da ieri mattina, con l’apertura della camera ardente presso il Chiostro di San Francesco, tanta tanta gente di tutta la Marsica ed oltre si sono recati a rendere omaggio alla cara Laura Salvatori. La donna, 43 enne è venuta a mancare prematuramente al Niguarda di Milano dopo una sofferta patologia cardiaca. Tutti stretti intorno al marito il giornalista Pietro Guida e alla famiglia tutta. Una giornata triste per l’ultimo addio ad una persona che incarnava il perfetto ruolo di ciò che può definirsi una “vera bella persona”.  Mite, riservata, discreta, solare ed altruista, un carattere equilibrato, di mediazione e portatrice di grandi ed importanti valori di vita.

Istanti di vita e ricordi condivisi con il marito Pietro Guida, giornalista, fondatore di MarsicaLive e AbruzzoLive e storica firma del quotidiano il Centro, con i genitori Alceste e Rita, con i suoceri Luigi e Lora e con i tanti amici presenti. Don Angelo Bucchianico ha curato dei momenti di preghiera, mentre padre Attilio Terenzio ha impartito la benedizione prima della processione che ha condotto Laura in chiesa.

Alle 17.00 quindi il feretro si è spostato presso la Chiesa di San Francesco dove è stato celebrato il rito funebre. Compostezza, emozione e commozione. Tanta tristezza ma nella speranza della fede che resta ora la colonna su cui appoggiarsi, piangere ma proseguire un cammino.

Al termine della funzione, animata dai cori riuniti di Tagliacozzo di cui anche Laura faceva parte, c’è stato un breve spazio affidato ai ricordi. La famiglia francescana, di cui faceva parte da sempre, l’ha salutata con le parole del poverello d’Assisi proclamate Mara Polinari, mentre il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha ricordato che “di Laura solo Pietro può scrivere, perché insieme avete asceso il monte, avete combattuto la buona battaglia, avete terminato la corsa, avete conservato e accresciuto la vostra e nostra fede. Ora, caro Pietro, ti resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, ti ha consegnato: l’esempio fulgido e puro di una ragazza degna del Paradiso e non l’ha consegnata solo a te, ma, attraverso te, a tutti noi che aneliamo alla manifestazione dell’amore”.

Francesco Proia, direttore di MarsicaLive, ha raccontato i tanti momenti di gioia e di fraternità trascorsi insieme. “Laura”, ha affermato, “era una persona che davanti ai problemi, ai dolori, alle difficoltà ha anteposto sempre il sorriso, per sé stessa e per gli altri. Quel sorriso che ti accoglieva con una dolcezza umile e sensibile al tempo stesso, quando arrivavi in una delle tante serate organizzate insieme, ma anche quando la incontravi per strada con Pietro, inseparabile compagno di vita, o con il suo adorato Oscar.

Da oltre 14 anni noi siamo ormai una famiglia. Quella famiglia che si riunisce per festeggiare, a Natale per scambiarsi gli auguri e purtroppo anche in occasioni come queste di profondo dolore. Proprio a Natale ci siamo visti l’ultima volta e intorno a un tavolo abbiamo riso come sempre. Laura aveva dentro il magone della sua battaglia per la vita; eppure, nessuno di noi se ne è reso conto perché lei come sempre ha anteposto il sorriso portando solarità tra noi. Quante risate, quante serate a chiacchierare e cantare sotto le stelle, spensierati e felici”.

Andrea Conte ha ricordato come l’esempio di Laura sia stato per lui un vero insegnamento di vita. Prima del viaggio verso Civitella Roveto dove è stata sepolta, a parlare è stato il marito.

“Vorrei ringraziare singolarmente tutte quelle persone che hanno pregato e pregato e pregato in questi ultimi mesi per Laura. E per me. Ma non riuscirò a farlo”, ha detto Guida, “a Milano ho sperimentato la grande empatia di un popolo dimostrata nei confronti di Laura da tanta gente, istituzioni, congregazioni, parrocchie, associazioni, gruppi. Impossibile elencare tutti, ma voi sapete quanto questi nostri pastori abbiano pregato per Laura, ognuno perché la conosceva per un motivo diverso, ognuno perché le voleva bene in modo diverso. E devo dire che anch’io attraverso di loro e attraverso molti di voi ho conosciuto, dopo 28 anni insieme, molte cose nuove e sorprendenti di Laura”.

L’uscita dalla chiesa è stata accompagnata dalle note di Take Me Home, Country Roads (Portami a casa, per vie della campagna) di John Denver. Una canzone che a Laura piaceva particolarmente proprio perchè racconta di una ragazza che torna a casa per le vie della campagna. Un modo per salutarla l’ultima volta consapevoli che lei sarà sempre con noi.