Ultimora A24 A25, Strada dei Parchi tuona: “sui viadotti oltre cinquemila verifiche, l’autostrada è sicura”
Redazione – La società Strada dei Parchi, concessionaria dell’Autostrada A24-A25, comunica di aver deciso di chiedere l’accesso agli atti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per individuare in quali uffici del MIT siano fermi i documenti, i progetti, e le prove tecniche inviate nelle settimane scorse al Ministero stesso dal concessionario a seguito della richiesta degli uffici di effettuare prove di carico sui viadotti, così come prevedono le nuove norme tecniche del 2018. “La concessionaria – si legge in una nota stampa ufficiale inviataci – intende capire se, ed eventualmente per quale motivo, le suddette analisi non siano state sottoposte all’attenzione del Ministro Danilo Toninelli prima dell’adozione di qualsiasi provvedimento che interessi le infrastrutture dell’A24 e A25, considerato che i controlli effettuati non sono fermi a quelli antecedenti alla nuova e più stringente normativa, così come erroneamente affermato.
Strada dei Parchi ribadisce, proprio alla luce dei sopralluoghi avvenuti, vagliati anche da importanti istituti esterni, che tutte le strutture dell’Autostrada A24-A25 sono sicure.
In questi anni e anche nei mesi scorsi, abbiamo effettuato tutta una serie di verifiche tecniche sia sulla staticità di pile e impalcati sia sui materiali. In particolare sono state oltre cinquemila le prove di verifica dei materiali eseguite da laboratori esterni certificati. Tutto questo lavoro di progettazione viene eseguito nel pieno rispetto delle norme, con un’attenzione forte sull’osservanza dei criteri di sicurezza per i viaggiatori.
I progetti definitivi, dettagliati e corredati di tutte le verifiche e i risultati delle prove di laboratorio, sono stati inviati al Ministero già dal settembre 2017. Da aprile 2018, dopo l’analisi e l’approvazione del Provveditorato alle opere pubbliche, i progetti sono fermi in qualche scrivania del ministero aspettando il via libera ai lavori.
Da settembre scorso abbiamo provveduto, come richiesto dal Ministero, a rifare tutti i calcoli e le prove di staticità dei viadotti, utilizzando i parametri introdotti dalle normative tecniche del 2018. Questi nuovi esami sono stati inviati al Ministero tra settembre e primi di ottobre.
Anche applicando i criteri NTC 2018, innovativi e più restrittivi in termini di resistenza e carichi, i viadotti dell’A24 e A25 risultano sicuri nelle condizioni di esercizio. E’ sorprendente che proprio le più recenti prove sulla sicurezza, realizzate applicando le norme 2018, non siano state considerate dal Ministero nel valutare la situazione.
Farlo, avrebbe permesso di evitare di lanciare allarmi e alimentare timori sulla tenuta statica delle opere assolutamente privi di fondamento tecnico. Viceversa, in questi anni, malgrado i continui e pressanti appelli del concessionario, non è mai stato dato il via libera ai lavori per la messa in sicurezza anti-sismica, necessaria alla luce di quanto è avvenuto dal 2009 a oggi tra l’Abruzzo e il Lazio.
Nonostante che, a distanza di mesi dall’approvazione dei progetti e ormai a settimane dagli annunci circa i provvedimenti contenuti nel decreto Genova, non si registrino passi in avanti concreti riguardo al rilascio dei decreti da parte del MIT, per lealtà verso i viaggiatori e senso di responsabilità, SdP ha predisposto e avviato i cantieri sotto i viadotti, e in particolare su quelli che si trovano nelle aree a più elevato rischio sismico, a cominciare da Bussi e la Valle Peligna.
Infine, per senso di rispetto istituzionale, e nonostante che non se ne ravvisi la necessità ai fini della sicurezza, la concessionaria si attiverà a rendere operativa la richiesta che arriva dal Ministero e nei prossimi giorni emanerà le nuove ordinanze necessarie per regolare il transito dei mezzi pesanti sui viadotti di A24 e A25.
Decisione presa pur di fronte al fatto che la concessionaria sia stata messa nella condizione di apprendere l’esistenza di tale richiesta ben 48 ore prima della comunicazione formale, per il tramite di un inviato della trasmissione televisiva Le Iene impegnato nell’ormai solito agguato ad esponenti del Gruppo cui fa capo la concessionaria.
La concessionaria di A24 e A25- conclude la nota – si riserva di sollecitare un confronto tecnico al fine di dimostrare, ancora una volta, la sicurezza all’esercizio dell’infrastruttura.”