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Un anno fa il triste saluto a Maria Grazia Di Marzio

Carsoli / Roma – Ricorre oggi il primo anniversario della triste scomparsa della scrittrice Maria Grazia Di Marzio. Saggista, regista, era interprete di una forma culturale di livello. Sapeva approfondire elementi cognitivi mettendoli in correlazione tra loro e fornendo spunti di riflessione sulla vita interiore anche nella sua veste di esperta in psicologia.

Realista, ironica, ma anche pungente nei suoi racconti. Sapeva romanzare componendo di fantasia e realtà e nella capitale romana si è fatta molto apprezzare.

Una breve malattia ha spento il suo entusiasmo, il suo tipico sorriso, la verve di una bella persona che sorrideva alla vita ogni giorno, e che non ha esitato a raccontare con sincerità la sofferenza attraverso i canali televisivi.

Chi ha avuto l’onore e l’opportunità di essergli amico ha compreso la sua poliedricità, e sotto certi aspetti una sua particolare personalità.

Le sono stati conferiti moltissimi premi letterati, per ricordarne uno in particolare : il Codice Velix.

Ma molte sono state le occasioni in cui le è stata riconosciuto il giusto valore alla sua creatività.

Come per l’arte pittorica, anche i lavori di una scrittrice restano nel tempo. Verba Volant, scripta manent. E di lei resta un patrimonio di parole, sillabe, composizioni che rendono onore alla cultura.

Il dispiacere per averla persa così presto si accompagna a quello di non averla potuto salutare come avrebbe meritato, ed è tornata nella sua Carsoli nell’ovattato silenzio del lockdown dello scorso anno.

Cara Maria Grazia, ti avremmo voluto ancora con noi, e convidivere insieme tanti momenti di beltà.

Ricordo in particolare questo giorno all’Isola del Cinema, presso la suggestiva cornice dell’Isola Tiberina, ove insieme presentammo il libro di un bravissimo autore ed attore siciliano. Ci parlò della poesia, perchè Maria Grazia era una scrittrice completa: dal romanzo narrativo, alla letteratura alle composizioni poetiche particolarmente lavorate, che sembrano essere un mix tra prosa e poesia.

 

Con alcune foto, alcuni video che ci consentono di risentire ancora oggi la sua freschezza, il lessico chiaro e diretto frutto di una lunga esperienza di approfondimento, la ricordiamo a quanti l’ebbero cara in vita.

La piange dignità sua madre Vanna, le sorelle Paola e Franca, i nipoti ed i familiari ed amici tutti.

Maria Grazia, noi non ti dimenticheremo mai.

Riposa in pace

con l’affetto di sempre, Daniele

e per risentire la sua voce si può ascoltare la presentazione di “Venuta da lontano”