Il Dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura e ambientale (DICEAA) dell’Università dell’Aquila ha presentato ufficialmente il progetto con cui è stato premiato dal MUR, il ministero dell’Università e della Ricerca, come uno dei 180 dipartimenti universitari italiani di eccellenza per il quinquennio 2023-2027, il quarto in graduatoria nell’area disciplinare Ingegneria Civile e Architettura, dietro, solamente, a Politecnico di Torino, IUSS Padova e IUAV Venezia ma davanti a atenei quali Trento, Napoli Federico II, Politecnico di Milano, Roma Sapienza, Pavia e Padova.
All’evento di presentazione, svoltosi nell’aula magna del polo di Ingegneria UnivAQ, a Monteluco di Roio, hanno partecipato, tra gli altri, il rettore Edoardo Alesse; il direttore del DICEAA Pierluigi De Berardinis; l’assessore all’Urbanistica del Comune dell’Aquila Francesco De Santis; i direttori dei due uffici speciali, Salvatore Provenzano (Usra) e Raffaello Fico (Usrc); il presidente dell’Ese-Cpt L’Aquila Sergio Palombizio; il direttore dell’Agenzia di Protezione civile della Regione Abruzzo Mauro Casinghini.
“Si tratta di un riconoscimento importante” spiega Pierluigi De Berardinis “Ora ci aspetta un percorso quinquennale, in cui dovremo fare investimenti in capitale umano, tramite l’assunzione di nuovo personale docente e tecnico-amministrativo, e attrezzature. Il 16% dei fondi, circa 6 milioni di euro, accordatici dal ministero, saranno impiegati per la didattica di elevata qualificazione, nuovi dottorati, implementazione delle lauree magistrali, percorsi di eccellenza. Il cuore del progetto è rappresentato da un Centro di ricerca, rigenerazione sostenibile e sviluppo che si chiamerà Roots, cioè radici, a sottolineare proprio il radicamento territoriale che questo progetto vuole avere”.
“Il centro di ricerca” prosegue De Berardinis “sorgerà nella sede dell’Ese-Cpt nella frazione di S. Vittorino, nel comune dell’Aquila, e sarà dotato di un laboratorio sperimentale sul riutilizzo dei materiali derivati da riuso e riciclo, provenienti dalle filiere di scarto di alcune produzioni come la cellulosa e il legno, e di un centro documentazione, che avrà il compito di diffondere i risultati delle ricerche e delle sperimentazioni che saranno effettuate. La convenzione con l’Ese-Cpt, partner del progetto insieme a Usra e Usrc, prevede un comodato d’uso gratuito decennale, segno che il centro di ricerca ha l’ambizione di andare ben oltre i cinque anni previsti dalla durata del progetto, e diventare un soggetto autonomo, in grado di camminare sulle proprie gambe, e imporsi come punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Il nostro scopo, infatti, è quello di mettere a frutto le competenze maturate in questi anni come dipartimento, e produrre best practice, procedure e protocolli esportabili, specie nei contesti fragili”.
I Dipartimenti di Eccellenza
I Dipartimenti di Eccellenza sono stati istituiti dalla legge 232 del 2016, con l’obiettivo di individuare e finanziare, con cadenza quinquennale e nell’ambito delle 14 aree scientifico– disciplinari del Consiglio universitario nazionale (CUN), i migliori 180 Dipartimenti delle università statali.
Si tratta di Dipartimenti che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo, ai quali è destinato complessivamente un budget annuale di 271 milioni di euro.
Per la valutazione, l’Anvur, su richiesta del MUR, ha definito un “Indicatore standardizzato di performance dipartimentale” (ISPD). All’esito dell’ultima valutazione della qualità della ricerca (VQR 2015–19), l’Agenzia ha quindi redatto una graduatoria preliminare dei migliori 350 Dipartimenti delle Università statali. In questa prima graduatoria, oltre al DICEAA, erano presenti anche altri due dipartimenti UnivAQ: il Dipartimento di Scienze Umane (DSU, già insignito del titolo di dipartimento di eccellenza nel 2018) e il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC).
Le università statali di appartenenza dei Dipartimenti collocati nelle prime 350 posizioni della graduatoria hanno quindi presentato domanda per ottenere il finanziamento.
I progetti presentati sono stati sottoposti alla valutazione di una commissione, composta da sette componenti. La commissione combinando il punteggio dell’ISPD (massimo 70 punti) e la valutazione dei progetti (massimo 30 punti) ha stilato una graduatoria finale dei 180 Dipartimenti di eccellenza, tenendo conto del numero massimo di dipartimenti finanziabili per ciascuna delle 14 aree CUN (Consiglio universitario nazionale).
L’elenco dei 180 Dipartimenti di Eccellenza è consultabile sul sito istituzionale dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) a questo indirizzo: https://www.anvur.it/news/pubblicato-lelenco-dei-180-dipartimenti-di-eccellenza-2023-2027/ .