Roma – “Esiste una legge che stabilisce la necessità per tutti medici e operatori sanitari di essere vaccinati per poter esercitare, in maniera sicura per i pazienti, la propria professione”. Così il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall’agenzia Dire in merito al medico no-vax di Ardea, Mariano Amici.
“Visto anche il decreto legge sull’obbligo vaccinale- prosegue- ora l’Ordine dei medici comunicherà nuovamente alla Regione tutti i nominativi dei medici e operatori non ancora vaccinati, affinché si proceda immediatamente. L’obbligo, oltre che per Mariano Amici, vale infatti per tutti, anche per quelli che ancora non sono stati chiamati”.
Scudo penale ‘tiepido’, evitare pandemia giudiziaria
“Un provvedimento molto ‘tiepido’. Ci aspettavamo una copertura sulla responsabilità penale dei medici, e non soltanto legato alla somministrazione del vaccino. Dobbiamo evitare, invece, che ci sia una pandemia giudiziaria”. Non nasconde il suo disappunto il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, per la recente approvazione della norma ‘solo’ sullo scudo penale per i medici che somministrano il vaccino anti-Covid.
“Dopo la prima ondata- ricorda- sono partiti numerosi processi nei confronti dei medici. Si pensi che in Lombardia era stata richiesta la riesumazione delle salme per fare degli accertamenti medico-legali e rilevare eventuali responsabilità dei medici.
Dobbiamo adeguarci invece alla normativa degli altri Paesi, chiaramente fatta salva la colpa grave che non ha nulla a che vedere con il Covid. Ed è necessario farlo per tre motivi: in primo luogo perché i medici lavorano ininterrottamente da un anno in condizioni molto difficili; secondo perché questo virus lo conosciamo da solo un anno e quindi non esistono linee guida scientifiche sui cui basarsi; terzo- conclude Magi- perché bisogna consentire agli operatori sanitari di lavorare con tranquillità e serenità”.