Valle Aniene . 007 missione impossibile. Manca una cifra, come alle Asl Rm F e Rm G, quelle con meno letti nel Lazio: insieme dispongono attualmente di 671 posti, che però secondo gli standard regionali dovrebbero essere 2373. Nonostante questo deficit di oltre i due terzi dei letti spettanti, proprio la Regione ora ipotizza un nuovo taglio con la riconversione di 3 dei 7 ospedali, per i quali prevede solo «posti di Osservazione breve e l’opportunità di inserire letti di day-hospital e day-surgery».
Con il conseguente rischio di far perdere fino a 150 posti letto di degenza ordinaria nel complesso dei 3 nosocomi di Bracciano, Monterotondo e Subiaco. «Qui non si può continuare a tagliare i posti di degenza per le acuzie, mentre in alcuni quartieri di Roma ci sono fino a 8 letti ogni mille residenti. Oltre dieci volte di più che da noi- tuona il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala- che abbiamo un indice di 0,7». Missione impossibile, appunto. A cui rischia di arrivare anche l’Asl Rm G in caso di decimazione degli attuali 126 posti tra Monterotondo e Subiaco. Già ora l’azienda sanitaria più estesa del Lazio dispone solo di 0,98 posti ogni mille residenti a fronte dei 2,97 previsti dallo standard regionale. E così, con meno di uno su mille, non ce la fa: “La Rm G può contare solo 470 posti letto per acuti a fronte dei 1.431 che dovrebbe avere sulla base del fabbisogno della propria popolazione- denuncia l’Asl- la carenza di risorse, che ha ulteriormente penalizzato gli Ospedali della Rm G nel 2013, è diventata tale che non è pensabile un recupero della mobilità passiva senza investimenti aggiuntivi di risorse. Essi coprono il 28,13% della domanda avendo a disposizione il 32,9% delle risorse necessarie”. Tant’è che nel 2013 si è toccato il record di mobilità passiva: il 69% delle richieste di ricovero per i residenti ha dovuto cercare posto nelle strutture private o esterne ai confini. Sono stati “1.663 i trasferiti fuori Asl che avrebbero potuto essere trattenuti qualora il sistema d’emergenza interno fosse stato adeguato. Ad un costo medio di 3.500 euro per ricovero si può calcolare che questi trasferimenti siano costati alla Rm G oltre 5 milioni e 800 mila euro”. Molti dei quali finiti nelle 5 Asl romane, che dispongono di un rapporto posti-residenti quasi 5 volte superiore, con una media di 4,43 letti ogni mille abitanti. E proprio su questo squilibrio che si chiede alla Regione d’intervenire con una “missione possibile”. Sollecitata dai sindaci di Monterotondo e dei 31 Comuni della Valle dell’Aniene. (a.s.)