Vicovaro – Nel gelo assoluto e con i rubinetti a secco si è svolta questa mattina a Vicovaro la prevista riunione sul tema scottante relativo al possibile futuro del servizio idrico nella valle dell’Aniene. Il caso ha voluto che nelle case dei vicovaresi non vi fosse nemmeno una goccia d’acqua. Tutto mentre nei locali del Centro Anziani “Don Angelo Francorsi”, si discuteva di acqua pubblica e vessazioni e disservizi legati alle attuali forme di gestione del servizio idrico integrato. Per tutta la mattina i cittadini di Vicovaro già dalle prime ore del giorno hanno contattato il numero verde e la sala Operativa dell’Acea, per segnalare la problematica e significare il sostegno all’azione amministrativa municipale, chiedendo un urgente ripristino del servizio. Dunque dopo Agosta, Anticoli Corrado, Arsoli e Trevi nel Lazio, prima di Marano Equo e Roviano, è approdata anche a Vicovaro la battaglia per una rapida e piena applicazione della Legge Regionale d’Iniziativa Popolare 5 – 2014 “Tutela, Governo e Gestione Pubblica delle Acque”. Cosicchè questa mattina coordinati dal “Comitato Acqua Bene Comune Valle dell’Aniene” e alla presenza di cittadini, amministratori e associazioni del territorio, è stata indirizzata alla Sindaca della Città Metropolitana di Roma Capitale Virginia Raggi, nella sua doppia funzione di Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ATO2 e legale rappresentante del socio maggioritario di ACEA SPA, la richiesta per un incontro urgente sul cambio dei vertici di ACEA, sui processi di fusione e aggregazione promossi recentemente dall’Azienda e sulla ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato all’interno della provincia di Roma. La richiesta, insieme alla decisione di incontrare i vertici della Regione Lazio e lanciare una raccolta di firme su larga scala per la piena attuazione della Legge 5 – 2014 “Tutela, Governo e Gestione Pubblica delle Acque”, rappresenta la prima di una serie di iniziative volte a sostenere i sindaci di alcuni comuni che hanno intrapreso coraggiose azioni legali per non cedere acqua e servizi all’ATO2 e utili a consolidare e rendere più incisiva la forte mobilitazione avviata negli ultimi mesi da istituzioni, associazioni e cittadini della Valle dell’Aniene.