Cineto Romano – Si è svolto nella mattinata di ieri presso la Sala Consiliare del Comune di Cineto Romano un importantissimo evento che lega la Valle dell’Aniene alla Cina. Con “The new silk road – La nuova via della seta”, si traccia un percorso di grande interesse sociale, culturale ed economico. All’evento, (organizzato in grande stile dalla EC Way Srl e China Culture Association con DirectCom responsabile marketing e comunicazione Ladyoak Ltd sviluppo web e design dei loghi) hanno presenziato numerosi esponenti del governo cinese, imprenditori, ed in testa il Sindaco di Huazhou mr. Tang Jian Feng, che è stato accolto dal Sindaco di Cineto Massimiliano Liani e da Angelo Latini che ha collegato i rapporti. Il tema di confronto è stato quello relativo agli intescambi culturali e commerciali tra Cina e Italia, che segnano di fatto il percorso per la nuova via della seta. Manuel Timperi di Directom, ha dato l’avvio ai lavori mentre Huang Xiao Li ha svolto il ruolo di moderazione e di interprete tra la lingua italiana e quella cinese, e dopo la presentazione dell’amplissimo tavolo degli autorevoli relatori, è stato proiettato un video di presentazione realizzato dalla Diretcom, con uno spaccato italiano di grande effetto che ha suscitato un forte apprezzamento da parte della delegazione cinese. Gli onori di casa sono stati fatti dal Sindaco di Cineto Romano, Massimiliano Liani che ha dato il benvenuto al suo collega, auspicando quindi la riuscita delle forme di collaborazione e di interscambio da mettere in atto. “Ringrazio Angelo Latini per il proficuo lavoro – ha affermato il primo cittadino – che fornisce questo primo passo per riprendere la via della seta. I progetti sono ambiziosi ed impegnativi, e potremmo svilupparli tenendo conto delle esigenze della popolazione e delle opportunità di sviluppo. Ora procederemo ad una fase conoscitiva e di studio dei vari progetti realizzabili in Cineto”. A seguire il Sindaco di Huazhou mr. Tang Jian Feng, ha presentato la sua città che vanta 1 milione e settecentomila residenti, con una economia aperta, con grandi infrastrutture avanzate nel settore dei trasporti e poi attività ad amplissimo raggio, dalla produzione della frutta (oltre 200 tipi) ai locali di intrattenimento ecc. “La nostra città – ha spiegato il Sindaco cinese – punta molto sulla istruzione artistica, e sulla musica, e nel Parco industriale di cui disponiamo abbiamo volutamente riservato in donazione oltre 300 ettari di terreno in favore degli imprenditori italiani con lo scopo di consentire interscambi economici sui punti di forza dell’Italia. In questi ultimi anni, abbiamo puntato con grande determinazione verso il progresso, ed i nostri popoli sono intelligenti e diligenti, quindi possono
collaborare. Dobbiamo rafforzare la comunicazione e l’interscambio di rapporti ed approfondire sempre di più il livello di amicizia che possa raffigurarsi come un albero sempre verde. La realtà di Cineto Romano è incantevole, e potremmo realizzare grandi progetti”. Angelo Latini, patron dell’evento, durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza della cooperazione non solo per Cineto ma anche per la Valle dell’Aniene e l’intero territorio del Lazio. “Abbiamo molti progetti da esportare – ha spiegato – ed abbiamo individuato aree nella zona per poter realizzare aziende agricole-zootecniche, rivalutazione delle piantagioni con particolare attenzione a quella del farro.” E’ stata presentata anche l’idea progettuale di una forma nuova di agriturismo, con produzione di prodotti locali di qualità, ma anche con la dotazione interna di una SPA, una sorta di rievocazione delle terme romane per il benessere ed il relax. Al termine dei lavori Angelo Latini si è ritenuto molto soddisfatto dei lavori svolti, in cui si sono potuti registrare numerose firme di protocolli con aziende italiane che avviano ora rapporti diretti con la Cina, per questa via della seta. “Il lavoro che ha preceduto questo evento – ha spiegato Angelo Latini – è stato lungo e meticoloso, ma non abbiamo lasciato nulla al caso e prima di procedere abbiamo messo in campo tutti gli strumenti necessari per partire. Da questa giornata usciamo con i fatti concreti, quindi non è un worskshop di intenti, ma di cose fatte e che da oggi partono in maniera spedita”. Ora a Cineto verranno esperite le varie procedure, i bandi di gara per le assegnazioni delle aree e si spera dunque di poter mettere presto la prima pietra sull’avvio dei progetti. Presente ai lavori anche Mario Innocenzi, in rappresentanza della Regione Lazio il quale ha rappresentato la disponibilità della Regione, che già è molto attenta alla promozione ed alla individuazione di nuove forme per la valorizzazione del territorio. In Cina verrà esportata anche l’Accademia Musicale Lizard, all’uopo descritta per finalità e obiettivi da Giovanni Unterberger. Di grande interesse è stata anche la presentazione del film “Il mistero del codice veronese” di Rocco Mortelliti, tratto dall’opera letteraria di Teresa Ceccacci. Dopo le firme dei protocolli di intesa rese dinanzi a tutti i convenuti nel tavolo ufficiale, le delegazioni si sono scambiate doni, ed è stato ufficialmente sancito l’avvio dell’Associazione China Culture Association. Al termine dei lavori, una conviviale nel Teatro Comunale ha deliziato i palati più esigenti con expo-stand di prodotti tipici locali.
Editoriale di approfondimento
Saper e voler recepire gli interscambi culturali significa di per sè già una crescita intellettiva ed un ampliamento in termini di opportunità e conoscenze. La Cina guarda all’Italia con grande interesse, poichè è attratta dai suoi prodotti, dal fascino delle nostre grandi città, ma anche da quello dei piccoli paesi. Ciò che a noi sembra normale, per loro è un valore da aggiungere. Cosicchè attraverso nuovi studi di fattibilità improntati con logiche imprenditoriali ed istituzionali molto evolute, si riescono a scoprire potenzialità nascoste, forse sopite che sarebbero destinate a restare tali nel tempo. Quello che ha caratterizzato favorevolmente l’evento “The New Silk Road”, è l’amplissimo raggio di azione. Nei lavori abbiamo potuto constatare quanto i protocolli di collaborazione attuativa siano di diversa tipologia. Dalla produzione di mozzarelle, prodotti tipici locali, alla musica, la cinematografia ed altri importanti settori. Uno sviluppo a sfera di diamante, dove poi trova un accrescimento reciproco per tutti quelli che poi congiuntamente fanno parte di questo nuovo metodo di interscambi. Oggi piu’ che mai le difficoltà che incontrano gli imprenditori italiani sempre più alle prese con tasse e crisi generalizzata possono trovare uno sbocco in queste collaborazioni. I popoli avranno anche lingua, usi e costumi diversi, ma hanno il dovere di sapersi confrontare ed interagire. La Cina ha un atteggiamento di apertura, che se venisse corrisposto totalmente dall’Italia (invece più ermetica), potrebbe dare veramente grandi risultati. Dobbiamo prendere atto che l’evoluzione, il progresso non può riguardare solo l’informatizzazione o la tecnologia quotidiana, anche le forme di imprenditoria devono guardare ad altre e nuove forme di attuazione progetti. La sinergia con le istituzioni è poi un passaggio rilevante. La Cina, a differenza dell’Italia ha il vantaggio della simbiosi e del comune unico denominatore. Cosicchè si ha subito la sensazione della fattivià, nel caso di Cineto erano moltissimi i presenti e tutti con ruoli diversificati, in maniera tale da avere una filiera imprenditoriale-istituzionale già operativa, senza troppi ed ulteriori passaggi. Poi certo le amministrazioni locali italiane, devono fare i conti con gli stereotipi locali, con la conservazione assoluta mascherata dalla voglia di innovare. E’ tutta questione di mentalità. Del resto anche le parole del Sindaco di Cineto la dicono tutta sulla cautela, quella di dover sempre far precedere il concetto del “fatte salve le esigenze della popolazione locale”… ebbene in linea generale le esigenze dei cittadini primarie sono lo sviluppo, la crescita, il lavoro. Poi a ruota viene il resto. Abbiamo visto come l’Italia paghi lo scotto di un immobilismo istituzionale spesso causato dalla politica ma anche talvolta da poca lungimiranza amministrativa. Non è il caso di Cineto, ovviamente, in quanto si è visto impegnato il Vice Sindaco Luigi Todini, sia nel ruolo di amministratore che in quello di sottoscrittore di protocolli cooperativi con la Cina stessa. Dobbiamo dunque aprire le porte alle sinergie ed agli interscambi con paesi esteri che ci rispettano e che vogliono far fruttare le intelligenze e le capacità produttive. La Valle dell’Aniene, così come tutto il comprensorio zonale dei comuni viciniori, avrà sicuramente ricadute positive importanti nel percorso della via della seta.