Redazione – Le stazioni della Rete Sismica Nazionale Centralizzata dell’I.N.G. ebbero a registrare alle ore 11:35 del 11/03/2000, un evento sismico di magnitudo Ml=4.1 corrispondente al VI grado della scala Mercalli, localizzato nelle vicinanze del comune di Rocca Canterano (RM) seguito da alcune repliche, la più importante delle quali si è verificala lo stesso giorno alle ore 13:15 (Ml= 3.1 – III-IV grado Mercalli).
Quest’area è stata colpita in passato da alcuni moderati eventi sismici: nel 1941 da un evento di magnitudo 4.6 (Cervara di Roma, VI-VII grado Mercalli), nel 1915 e nel 1886, da due eventi di magnitudo 4.3 (Cervara di Roma e Ciciliano, VI grado Mercalli).
Il catalogo storico riporta due eventi del VII grado (1759: Subiaco e 1754: Rocca di Papa) a distanze superiori ai 10 chilometri dall’epicentro.
Si può pertanto dedurre che la struttura attivata dall’evento dell’11 marzo ricade nell’ambito di un sistema di faglie che non hanno mai dato origine, in epoca recente, ad eventi superiori a magnitudo 5.
Nell’ambito del progetto “Aniene – bassa Sabina”, – spiega Andrea Tertulliani – l’Istituto Nazionale di Geofisica ha esteso le indagini di sismicità storica e recente all’area dell’Alta Valle del fiume Aniene, effettuando una ricerca di dati di sismologia storica relativa agli eventi con origine nellíarea stessa. In generale la ricerca effettuata ha permesso di costruire un ampio ed attendibile data – base di risentimenti macrosismici relativi a circa 130 eventi, data – base che a sua volta ha portato, attraverso successive elaborazioni, alla costituzione del catalogo macrosismico dellíarea in studio. Nel corso della ricerca sono state individuate complessivamente n. 128 scosse; di queste si possiedono informazioni macrosismiche per n. 123, mentre per n. 5, si dispone di informazioni esclusivamente strumentali .
Si può osservare che:
– i terremoti del 1216 e del 1299 (VII grado nei precedenti cataloghi) sono da considerarsi dubbi in quanto dallíanalisi delle fonti informative non è possibile stabilire né l’anno in cui sono avvenuti, né l’origine, né l’intensità ;
– il terremoto del 1348 rappresenta probabilmente il risentimento a Subiaco del terremoto appenninico dell’anno 1349;
– i due terremoti del 1765 sono suffragati da generiche notizie di danno;
– i terremoti storici dellíarea non raggiungono intensità elevate;
– in una sola occasione (terremoto dell’8 settembre 1941) eí stato raggiunto un valore dell’intensità di VII grado MCS e nel solo centro abitato di Cervara di Roma ;
Dallíelenco risulta che 120 eventi su 128 si sono verificati dopo la metaí del XIX secolo, questo in ragione del fatto che in tale periodo iniziano le raccolte sistematiche di dati sismici, raccolte che considerano anche eventi di intensità modesta.
Segue un elenco delle scosse più rilevanti con epicentro nella stessa area del terremoto del 11 marzo 2000.
Ogni scossa è stata corredata con il piano quotato ed eventuali commenti delle fonti.
1216 — — —
Subiaco RM 41.925 13.095 D
Nota: evento incerto.
1299 — — —
Subiaco RM 41.925 13.095 D
Nota: evento incerto.
1348 — — —
Subiaco RM 41.925 13.095 D
Nota: evento incerto.
1759 — — —
Affile RM 41.884 13.097 F
1765 11 — —
Subiaco RM 41.925 13.095 D
1765 11 — —
Subiaco RM 41.925 13.095 D
NOTA: Secondo BSSI (1941):” 1941 settembre 8. 18.30 scossa (VII?) a Cervara di Roma, preceduta e seguita da numerose scosse minori “. Secondo Di Filippo (1942):” Il movimento sismico si manifestò con la maggiore intensità nel comune di Cervara di Roma (Roma) … Il movimento principale fu seguito, per una settimana, da una ventina di repliche di intensità decrescente Fu valutata (ndr la scossa) di II grado nei comuni fra Tagliacozzo e Avezzano”. Secondo UCMG (cartoline sismiche, 1941): ” 1941 settembre 8. Cervara di Roma caduta di massi dalla montagna le scosse si sono ripetute sempre più leggere per una settimana: in tutto 21 scosse sorgenti intorbidatesi “. Secondo De Panfilis (sec. XX): ” La scossa principale fu seguita da una ventina di repliche díintensità non superiore al V e generalmente decrescente, le quali si susseguirono fino al 15 settembre “.
1990 6 19 02 42 58 Licenza Roccagiovine Sambuci Roviano Riofreddo Arsoli Anticoli Corrado Castel Madama Gerano Oricola Vicovaro Saracinesco Poli Monteflavio Rocca Canterano Vallinfreda Palombara Sabina San Gregorio Vivaro Romano Bellegra Tivoli Pozzaglia Sabino Turania Orvinio San Polo dei Cavalieri Cerreto Laziale Rocca di Botte Ciciliano Agosta Subiaco Cineto Romano Mandela Camerata Nuova Pereto Capranica Prenestina San Vito Romano Collalto Sabino Marcellina Rocca Santo Stefano Carsoli |
42.034 12.963 RM 42.071 12.903 5.5 RM 42.049 12.899 5.5 RM 41.987 12.937 5.5 RM 42.025 12.994 5.5 RM 42.059 12.999 5 RM 42.040 13.019 5 RM 42.009 12.988 5 RM 41.974 12.868 4.5 RM 41.933 12.994 4.5 AQ 42.048 13.039 4.5 RM 42.016 12.895 4.5 RM 42.003 12.953 4.5 RM 41.887 12.892 4 RM 42.108 12.831 4 RM 41.956 13.022 4 RM 42.084 12.995 4 RM 42.066 12.766 3.5 RM 41.918 12.871 3.5 RM 42.100 13.007 3.5 RM 41.884 13.027 3 RM 41.963 12.798 3 RI 42.158 12.964 3 RI 42.137 13.009 3 RI 42.131 12.939 3 RM 42.010 12.840 3 RM 41.944 12.982 3 AQ 42.025 13.068 3 RM 41.961 12.941 3 RM 41.981 13.033 3 RM 41.925 13.095 2 RM 42.049 12.962 F RM 42.027 12.922 F RM 42.018 13.108 NF AQ 42.059 13.100 NF RM 41.862 12.952 NF RM 41.881 12.979 NF RI 42.135 13.048 NF RM 42.023 12.805 NF RM 41.910 13.024 NF AQ 42.098 13.084 NF |
Sono disponibili due grafici sulla distribuzione degli eventi storici. Il primo è costruito dividendo l’area di studio in tre zone definite secondo quanto emergerebbe da una prima analisi del catalogo: Cervara di Roma, Subiaco e Vallepietra. Il secondo illustra distribuzione di intensità, numero di scosse e rapporto tra numero di località interessate per evento.