Al di là di ogni previsione, un successo le due serate del Festival delle Arti che si è svolto ad Ascrea, estendendosi a tutta la Valle del Turano. L’idea, promossa dal direttore artistico del Festival Amalia Mancini, dedicata al benessere e al cibo per la mente, è patrocinata dalla Regione Lazio e dal Comune di Ascrea e realizzata fattivamente dalla locale Pro loco di Ascrea, presieduta da Riccardo Nini e dall’Associazione Andar per Lago Monti e Castelli presieduta da Massimo Lauricella. L’evento ha coinvolto una serie di talenti misconosciuti che fanno capo alla Valle del Turano e dintorni, personaggi che per quanto affermati, chi più chi meno, erano completamente ignorati perché, come spesso succede, “nessuno è profeta in patria”. Non a caso si è puntato soprattutto sui giovani per offrirgli una ribalta e perchè possa essere di stimolo per i loro coetanei. Uno scrittore russo scrisse che la bellezza salverà il mondo e nulla più dell’arte può essere sinonimo di bellezza. Per quanto le discipline artistiche fossero non omologabili ad un unico criterio, la scelta ha dato vita a due serate particolarmente vivaci e sfaccettate nell’offerta, che il pubblico ha mostrato di gradire. A dimostrazione che l’azzardo, ha ottenuto un esito completamente positivo a dispetto di molti ostacoli che hanno remato contro l’iniziativa, le persone del posto hanno commentato con gioia una ritrovato senso di aggregazione che mancava da anni al piccolo borgo. A questo proposito va dato atto ai volontari che hanno contribuito alla realizzazione. Non sono mancati contributi privati di aziende locali, Soci di Andar per Lago Monti e Castelli che hanno aderito di buon grado all’iniziativa, che si proponeva come un numero zero sperimentale.
Le due serate, introdotte dal direttore artistico Amalia Mancini e presentate da Valentina d’Ignazi e Tamara Smordoni, sono state inaugurate da una elegante sfilata di moda a cura di Chiara Simonetti e della Xlab di Rieti, sulla meravigliosa scalinata di Piazza Mareri, una location d’eccezione che ha accolto giovani modelle della Valle del Turano, fasciate in abiti eleganti, e ha visto avvicendarsi sul palco i concorrenti, distribuiti in due serate, sullo sfondo di piazza Mareri suggestivamente illuminata per l’occasione. Al termine della prima serata è risultata vincitrice la cantante Martina Broggi, di Rieti che aveva partecipato alle selezioni di Sanremo giovani. Ha vinto sul filo di lana a dimostrazione che i concorrenti (Noemi Marsili cantante, Alessia Pizzi tip tap, protagonsita del gruppo Small Group, 6 volte campione del mondo, Agnese Rapisarda ritrattista, Sofia Franchi ballerina, Francesco Targusi cantante, Luciano Loreti cantante), erano stati tutti apprezzati. La seconda tappa ha visto il successo della giovanissima ginnasta di Castel di Tora, Sara Lo Bue, campionessa italiana di ginnastica ritmica che ha vinto con un netto distacco. Si sono esibiti: Lorenzo Frezza cantante, Daniele Donati maestro organetto con Nicolas Pandolfi, Sara Lo Bue, campionessa italiana di ginnastica ritmica, Alessia Tranzillo imitatrice, Riccardo Simonetti chitarrista, Giulia Rossi poetessa, GH Band musicale. Sul palco inoltre si sono avvicendati, oltre ai giurati, gli ospiti d’onore: Giordano Federici e Laura Castori, oltre all’esibizione di Alessandro Lo Vasto. La disfida quindi è avvenuta tra due donne mettendo in serio imbarazzo la giuria presieduta da Ruggero Marino, scrittore e autore del libro di poesie Le stagioni del Turano, Premio Laurentum 2016, da Alessandro Lo Vasto (reduce da Amici), Francesco Buttarelli, professore e giornalista della rivista Art e Art, Daniela Franchi, attrice di teatro e il giudice popolare. Tanto è vero che si è tentato un possibile ex equo ma il regolamento non lo prevedeva. La palma, consistente in una scultura dell’artista Wichard Von Freier, è andata così alla cantante reatina Martina Broggi che si è esibita nuovamente ed alla quale ha fatto seguito la spettacolare esibizione del quattordicenne Diego Crescenzi, il 7 volte campione italiano di Trial Bike. In un agosto rovente, Ascrea ha vissuto così due serate particolarmente frizzanti anche dal punto di vista metereologico per il venticello che ha allietato la manifestazione e nel quale è stato gettato un seme che si spera per il futuro sia foriero di ulteriori progressi.
In definitiva una scommessa che pareva azzardata è risultata pienamente vincente.
D.D’.