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Vendita area riserva, Unione Civica per Carsoli a Lugini: “chiederemo risposte a Procura e Corte dei conti”

Carsoli  – In controreplica al vice sindaco Gianpaolo Lugini pubblichiamo integrale  il comunicato pervenuto dal gruppo “Unione Civica per Carsoli“:

“Come ormai abbiamo già avuto modo di verificare in altre occasioni il vicesindaco è ormai preso da una visione strabica dell’amministrazione e cerca di sviare, come ultimamente è abituato a fare, le questioni concrete e tangibili che vengono sottoposte all’attenzione dell’amministrazione e dei cittadini.

Qui non è in discussione il risultato elettorale che, comunque, non giustifica qualsiasi comportamento omissivo e/o riprovevole.

Sono stati sollevati dubbi ed a questi va data risposta proprio per rispetto non solo ai 1.601 elettori che non hanno votato per questa amministrazione ma perché è un dovere istituzionale nei confronti dell’intera cittadinanza.

Se pensa, ogni volta, di sviare le risposte andando alla ricerca di situazioni precedenti significa semplicemente, qualora fosse, giustificare un errore con un altro errore invece di rimediare allo stesso.

Il paragonare situazioni completamente diverse ha il solo scopo di confondere i cittadini; nel caso indicato dall’assessore al bilancio il terreno non aveva alcuna rendita (e, quindi, come spesso succedeva, il suo era il solito comportamento distruttivo ed indagatorio) mentre la rendita del terreno da vendere alla società di telecomunicazione, al di là della metratura, è  dell’11,2% annua, cioè 6.000€ e, quindi,6.000€ non c’è alcuna necessità di alienarlo.

Come mai, quindi, ora è così favorevole?

Dovrebbe, poi esser chiaro ed evidente all’assessore al bilancio che sta parlando dell’amministrazione 2020/2025 e che deve rispondere ad un gruppo consiliare anzi, in questa situazione, all’intero gruppo civico che ha preso l’iniziativa, come specificato nell’articolo.

La cosa che meraviglia è che, in prima analisi, pensavamo (in buona fede) che il Lugini fosse semplicemente all’oscuro della questione, oppure avesse fatto esclusivamente calcoli di interessi di breve periodo pur di recuperare al bilancio comunale 53.500€ in un’unica soluzione, invece di preoccuparsi della efficiente e corretta gestione delle risorse pubbliche guardando in prospettiva.

Il fatto che ne fosse consapevole ed addirittura sostenitore dimostra e riconferma il giudizio che ormai ci siamo fatti sul suo modo di operare: col dito puntato contro tutti e tutto quando stava all’opposizione o fuori dall’amministrazione e pronto a giustificare tutto e tutti, da amministratore.

Non doppio ma triplo salto mortale.

Cosa c’è, per noi ancora incomprensibile, per capire la semplicità di una vendita inutile e non vantaggiosa per l’Ente e per i cittadini?

Venderebbe l’assessore al bilancio un suo immobile che, come è attualmente a Carsoli, ha una rendita media annua di 4000 euro a 9 volte la rendita? Cioè a 36.000€? Esiste un simile parametro a Carsoli? Eppure è quello che sta cercando di giustificare arrampicandosi sugli specchi.

E perché si vuole, ciò nonostante portarla avanti?

Le risposte le chiederemo alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti dato, che, come ormai succede in ogni circostanza, vogliono rimanere sordi a qualsiasi indicazione o suggerimento.