Venti anni di Penelope Italia: Poli ricorda le persone scomparse illuminando di verde La Canale
La "Giornata nazionale per le persone scomparse” sarà dedicata a Mario Paolucci, il sindaco: "non vogliamo arrenderci all’idea che qualcuno possa sparire nel nulla senza lasciare traccia"
Poli – Anche questo 12 dicembre, per il terzo anno consecutivo, l’Amministrazione comunale di Poli, in occasione della “Giornata nazionale per le persone scomparse”, commemorerà l’evento illuminando di verde La Canale, un luogo significativo per la comunità polese. A questo proposito, si invita la cittadinanza, le famiglie, a porre sulla propria finestra un lumino, o una candela, di colore verde.
Soprattutto quest’anno, la giornata sarà dedicata a Mario Paolucci (scomparso il 30 ottobre 2019, ndr) e ai suoi familiari “non solo perché coincide con i festeggiamenti per i vent’anni dalla fondazione di Penelope Italia ODV, l’associazione di volontariato che si occupa di questo fenomeno” ricorda il sindaco Federico Mariani. “E a questo proposito – continua il primo cittadino – desidero ringraziare, in particolare, Penelope Lazio, nella persona di Rocco Micale, per il loro sostegno nella vicenda di Mario, ma anche perché non vogliamo arrenderci all’idea che qualcuno possa sparire nel nulla senza lasciare la benché minima traccia di sé”.
Penelope nasce nel 2002 da un’idea di Don Marcello Cozzi e di Gildo Claps, il fratello di Elisa Claps, scomparsa a Potenza nel 1993, il cui corpo fu ritrovato 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, luogo dal quale si erano perse le sue tracce.
Penelope offre sostegno a tutte le persone che si ritrovano catapultate nel limbo della scomparsa di un proprio parente o amico. Non solo, fa anche da tramite fra il popolo degli scomparsi, le istituzioni, gli organi di stampa e i media, per dare voce a chi non ne ha.
In questi anni molte cose sono state realizzate. Nel 2007, per esempio, nasce la figura del commissario straordinario di governo per le persone scomparse, facente parte del Ministero dell’Interno, figura unica nel suo genere in Europa perché presente unicamente negli organi governativi italiani. Ma tanto ancora c’è da fare. Tra le più urgenti una banca dati degli scomparsi perché l’unico archivio esistente è quello di “Chi l’ha visto?”. La sua istituzione potrebbe aiutare nell’identificazione dei numerosi cadaveri che giacciono negli obitori italiani a cui forse si potrebbe dare un’identità confrontando il loro DNA con quello di un familiare più prossimo. In cantiere, anche alcune proposte di legge per ridurre il termine di morte presunta da 10 a 5 anni e per permettere ai famigliari di assentarsi dal lavoro usufruendo di permessi retribuiti.
Nel frattempo, le “farfalle”, simbolo di Penelope, volano alla ricerca delle persone scomparse perché, come ripete spesso Don Marcello Cozzi, “chi dimentica cancella e noi non dimentichiamo”.