Rieti – Soluzione in vista all’esito della mediazione realizzata dalla prefettura di Rieti nella vertenza Reset. La ricerca di un dialogo costruttivo, fortemente voluto dal prefetto Gennaro Capo, ha reso possibile raggiungere un primo accordo tra l’azienda e i 70 lavoratori in sciopero, che da quattro mesi non percepiscono stipendio.
In particolare la società Reset – che progetta e costruisce tecnologia di gassificazione di biomasse organiche, di importanza strategica nel contesto produttivo e industriale della provincia – ha confermato il proprio impegno a corrispondere ai lavoratori la mensilità di settembre, i crediti derivanti dalle dichiarazioni Irpef 730 e il bonus di 200 euro introdotto da recenti disposizioni del governo.
Si tratta di un primo, importante passo nella risoluzione di una vertenza che vede coinvolti elettricisti, saldatori, carpentieri, montatori con anni di esperienza alle spalle.
A partire dal 18 novembre 2022 l’azienda, secondo gli impegni assunti nel tavolo prefettizio, procederà alla liquidazione della mensilità di ottobre e alla corresponsione della prima di sei rate per le pregresse mensilità di luglio e agosto.
La Reset valuterà, inoltre, la possibilità di corrispondere un ulteriore bonus in concomitanza con il versamento della tredicesima mensilità a compensazione del ritardo nel versamento dei salari.
All’incontro in prefettura hanno partecipato, oltre ai vertici dell’azienda, le organizzazioni sindacali, il sindaco di Rieti, il presidente della provincia, l’assessore alla regione Lavoro e nuovi diritti, l’onorevole Trancassini, il presidente del Consorzio industriale e i rappresentanti di Unindustria.