Vicovaro – La chiusura per ferie dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Vicovaro, avvenuta lo scorso 20 luglio, ha destato non pochi disagi e polemiche da parte dei cittadini per il mancato servizio, che rimarrà sospeso fino al 7 agosto. Di questa parentesi estiva, che sta assumendo i risvolti di una problematica sociale poiché rende difficile la richiesta di documenti, si è fatto portavoce Mauro Scaccia, Capo gruppo consiliare di “Vicovaro 2.0”, che si è pronunciato in tal senso per far ripristinare al più presto il servizio.
“Il diritto del lavoratore alle ferie – afferma il Consigliere Scaccia – è solennemente sancito dalla nostra Costituzione all’art. 36, 3° comma. Ma altrettanto viene sancito il diritto del cittadino a poter usufruire in ogni momento delle strutture pubbliche, sia con le restrizioni dovute all’emergenza Covid-19 in caso di apertura effettiva degli uffici, sia con soluzioni on-line”.
Il problema dell’Ufficio Anagrafe chiuso per ferie consiste nella difficoltà a reperire moduli e richieste da parte dei cittadini, che in questi giorni non sanno a chi rivolgersi. “La situazione è grave – prosegue Scaccia – anche perché non sono state pubblicate ordinanze di alcun tipo che sanciscano tale situazione. Il Sindaco di Vicovaro fino ad ora non si è espresso e quindi i cittadini sono abbandonati a loro stessi”.
I cittadini, nelle parole del Consigliere Scaccia, appaiono dunque abbandonati al loro destino e al momento non sembra profilarsi alcuna risoluzione per assicurare il servizio, neanche “la disponibilità lavorativa di dipendenti a tempo pieno di altre Amministrazioni locali, purché autorizzati dall’Amministrazione di provenienza, come era stato fatto nei mesi di febbraio e marzo del corrente anno”.
“Un comune per piccolo che sia e con difficoltà di personale a seguito di una gravissima situazione finanziaria deficitaria, non può privare i propri cittadini dei servizi essenziali”. Scaccia conclude, al fine di sollecitare, puntando il dito contro un’Amministrazione a suo dire inadempiente: “L’Amministrazione doveva adoperarsi da subito, prima che l’unico dipendente andasse in ferie, per assicurare la continuità nel servizio. Ma questo purtroppo non avviene mai e si ricerca la soluzione quando ormai i problemi si materializzano”.