Roma – E’ stato presentato dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, il progetto di ristrutturazione architettonica e di riqualificazione del patrimonio vegetazionale di Villa Aldobrandini. Alla presentazione, tenuta presso la sede dell’Università Popolare di Roma – Upter, hanno preso parte l’assessore capitolino alla Cultura Miguel Gotor, l’architetto Enrico Da Gai che ha illustrato il progetto, Marina Mantella direttore della Direzione Gestione del Verde del Dipartimento capitolino Tutela Ambientale e il Presidente dell’Upter Francesco Florenzano.
Il progetto, finanziato con fondi di Roma Capitale per 2,7 milioni di euro, ha l’obiettivo di restituire piena fruibilità della villa oggi di fatto separata dalla città, pur essendo al centro del percorso che va dai Fori al Quirinale, attraverso il ripristino degli accessi, la riqualificazione del patrimonio vegetazionale e la ricostituzione dell’assetto originale del giardino storico.
I LAVORI
La prima fase degli interventi, i cui lavori saranno avviati nella primavera del 2024 per concludersi entro l’anno, prevede per quanto riguarda la Loggia cinquecentesca il ripristino e l’ampliamento dell’accesso da via Panisperna e la realizzazione di un ascensore. Verrà, inoltre, ricollocato il portone originale in legno il cui vano è stato trasformato in finestrone con una persiana. Negli spazi superiori della loggia è prevista una destinazione d’uso museale e didattico. Su tutta la superficie esterna verranno effettuati interventi di rimozione della vegetazione infestante.
Nel cosiddetto padiglione B, posto tra Via Nazionale e Largo Magnanapoli, verrà realizzato un ingresso ed effettuati interventi di completa ristrutturazione degli spazi interni con la realizzazione di due piani, una scala e un ascensore anche per persone con difficoltà motorie. Al piano terra e al piano superiore, che affaccia sul giardino interno, è previsto l’allestimento di una coffee-house e di spazi lettura, mentre al piano intermedio saranno realizzati i servizi igienici e i locali di servizio per il personale della caffetteria.
Nel parco interno sono previsti interventi di completa riqualificazione del patrimonio vegetazionale con la bonifica delle piante infestanti e potature, la piantumazione di nuove alberature in sostituzione di quelle secche o a fine ciclo vitale e la ricostituzione dell’assetto botanico originale del giardino segreto e del giardino delle camelie che saranno valorizzati con percorsi didattici. Saranno sistemati i viali interni e le bordature, restaurate le aiuole e rigenerate le superfici a prato. Verrà rinnovato, inoltre, l’impianto di irrigazione e il sistema dei serbatoi di accumulo delle acque.
Sono previsti, infine, importanti interventi di restauro e di bonifica dalle piante infestanti dell’area archeologica con ingresso da Via Mazzarino, le cui strutture presentano fessurazioni e ammaloramento delle parti murarie. Anche in quest’area è prevista la realizzazione di percorsi didattici e la riqualificazione del patrimonio arboreo.
“Con questo progetto di grandissima qualità, frutto di una profonda analisi storica e urbanistica, diamo avvio alla riqualificazione di una delle più importanti ville cardinalizie di Roma con l’obiettivo di riconnettere alla città un luogo di pregio architettonico e naturalistico troppo a lungo rimasto isolato e non fruibile. Un progetto fortemente voluto da associazioni e comitati che restituirà alla vita cittadina un tesoro del centro storico con un giardino completamente rigenerato nell’assetto originario del suo patrimonio vegetazionale e con importanti opere di restauro e ristrutturazione che lo renderanno, con una nuova coffee-house e spazi di lettura, un bellissimo luogo di ritrovo e una meta che arricchirà i percorsi turistici e culturali nel cuore della città”, ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.
“Il progetto di recupero storico, artistico, architettonico e urbanistico che viene presentato oggi, è il frutto di un lungo lavoro di ricerca coordinato tra diversi uffici di Roma Capitale; – ha detto l’assessore Gotor – la reintegrazione della Villa nel tessuto cittadino è il fulcro del piano di riqualificazione, che prevede infatti, oltre al ripristino del verde e la ristrutturazione di spazi interni dei fabbricati, la riapertura di ingressi chiusi da ormai molto tempo, permettendo peraltro l’accesso anche ai disabili e garantendo alla città nuovi spazi culturali e d’incontro.”