Villae Film Festival apre le danze con “Titus”, mix post-moderno di antichità e futuri possibili
La pioggia e le disposizioni anti-contagio non hanno fermato la rassegna, che proseguirà negli scenari di Villa Adriana e Villa d'Este
Villa Adriana – Si è aperta ieri la seconda edizione di Villae Film Festival, serie di proiezioni che mette in relazione capolavori cinematografici con il contesto artistico e archeologico delle ville tiburtine. Le serate, che proseguiranno fino al 27 settembre (tra gli altri, film di Marco Bellocchio – anche ospite, oggi – Pier Paolo Pasolini, Tim Burton, Wim Wenders, Matteo Garrone), si divideranno in due ambientazioni: a Villa Adriana (fino al 19) e a Villa d’Este (dal 20 fino alla chiusura).
A dare il via, ieri, Titus (Julie Taymor, 1999), film che rielabora Titus Andronicus, prima e truculenta tragedia di Shakespeare. Come osservato anche in apertura, durante l’introduzione tenuta dal Direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este Andrea Bruciati, il critico Mario Dal Bello e rappresentanti della produzione, Titus si presta bene all’apertura proprio per il suo carattere eccentrico, il suo gusto post-moderno di mescolanza di generi e civiltà. Ambientato in un universo in cui si intrecciano i fasti di Roma antica, la cultura pop e jazz, gli elementi futuristici tra parodia e distopia, recitato in versi, Titus, con protagonista Anthony Hopkins, è un perforatore di epoche, un film che trova la sua chiave estetica nella sovrapposizione di parti eterogenee, di epoche, per un risultato che oscilla tra l’ironico e il tragico.
Le scene del film girate a Villa Adriana, perciò, possono farsi simbolo dell’intero festival: la proiezione nei luoghi di Tivoli non è un preziosismo, bensì un tentativo di interrogazione non solo del passato, ma soprattutto dell’intera storia di un luogo, attraverso l’arte che più di tutte si presta al mescolamento di linguaggi e stili: il cinema. Il cattivo tempo del pomeriggio e i cattivi tempi pandemici non hanno perciò scalfito né la riuscita della serata né il valore di una rassegna che si conferma episodio di grande arte e grande amore per il territorio.
[Foto presa dalla pagina Facebook Villae Film Festival: https://www.facebook.com/villaefilmfestival]