ROMA – Rinnovato impegno della Polizia di Stato in zona San Basilio: nel corso dei servizi effettuati sono state controllate 149 persone e 43 veicoli, ispezionati anche 4 esercizi commerciali. Un cittadino italiano è stato arrestato per aver violato la misura del divieto di avvicinamento alla casa familiare.
Nei giorni scorsi si è svolto a San Basilio un servizio ad Alto Impatto, coordinato dalla Questura di Roma, che ha visto impegnati gli agenti del IV Distretto San Basilio in collaborazione con personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Cinofili. Il servizio, svolto periodicamente, si pone come obiettivo quello di incrementare la percezione di sicurezza nella zona, legata anche alla maggior presenza e visibilità sul territorio della Polizia di Stato. Nello specifico, sono stati effettuati alcuni posti di controllo nei quartieri di Ponte Mammolo e Rebibbia, in particolar modo intorno alla stazione metro B “Ponte Mammolo”, dove sono state controllate 55 persone di 28 straniere: 4 di queste sono risultate sprovviste di documento di identificazione e accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione per essere foto-segnalate. Ai servizi di prevenzione e repressione ha partecipato anche la Polizia Giudiziaria del IV Distretto, che ha tratto in arresto un cittadino italiano, gravato da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver violato la misura del divieto di avvicinamento alla casa familiare emanato a seguito del reato di maltrattamenti in famiglia. Parallelamente, la Polizia Amministrativa ha effettuato un’ispezione presso una sala Slot in via Costantino Mortati, alla quale è stata contestata una sanzione amministrativa di natura pecuniaria pari a 150 euro, in quanto al suo interno sono stati trovati numerosi videoterminali accesi al di fuori degli orari previsti dalle normative comunali. Sanzionati anche due rivenditori di alimenti e bevande in via C. A. Jemolo e via Ratto delle Sabine, per un complessivo di 2000 euro, poiché detenevano diversi contenitori non richiudibili di rifiuti organici. Inoltre, nello stesso stabile in via Ratto delle Sabine, due dipendenti con mansioni di vendita di tabacchi erano privi dell’autorizzazione fornita dai Monopoli di Stato.